Kamala Harris vs Donald Trump, i sondaggi a un mese dal voto: chi vincerebbe se si andasse alle urne subito

Le elezioni Presidenziali americane sono dietro l’angolo: Kamala Harris e Donald Trump si daranno battaglia alle urne il prossimo 5 novembre ed entrambi puntano a quota 270, ovvero la metà più 1 di 538: si tratta del numero di grandi elettori che a ciascun candidato serve per vincere ed essere dichiarato 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Kamala Harris in vantaggio su Donald Trump Gli Stati in bilico in vista delle elezioni Usa Trump indebolito dal confronto televisivo Kamala Harris in vantaggio su Donald Trump Secondo un sondaggio di Npr-Pbs News-Marist, Harris incassa il 50% dei consensi contro il 48% di Trump. (Virgilio Notizie)

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Sondaggi Usa 2024, Harris in vantaggio su Trump tra gli elettori indipendenti: è al 52% Un sondaggio sulle prossime elezioni presidenziali americane assegna a Kamala Harris un consenso del 52% dei consensi, contro il 36% dell’ex inquilino della Casa Bianca Donald Trump (Fanpage.it)

La rilevazione è stata condotta fra il 29 settembre e il 6 ottobre e il vantaggio è nel margine di errore. A meno di un mese dalle elezioni presidenziali Usa la candidata Kamala Harris viene data in vantaggio sul candidato repubblicano Donald Trump (L'Unione Sarda.it)

A ricordarlo, citando... Tra le battute più apprezzate fatte da Kamala Harris durante il dibattito presidenziale di settembre, al primo posto figura "Chiaramente, non sono Joe Biden". (Virgilio)

Quando Donald Trump fu eletto presidente degli Stati Uniti nel 2016, gli europei si strinsero forte. L’Unione europea aveva appena subito lo shock della Brexit e i leader europei temevano un effetto domino su altri Paesi. (L'HuffPost)

Trump sembrerebbe in vantaggio su Kamala Harris, perché, come sottolinea Fabio Duranti: “Se i sondaggi danno un probabile sostanziale pareggio, significa che Trump è avanti di diversi punti”. Tra poco meno di due mesi gli statunitensi andranno al voto. (Radio Radio)

L'epilogo delle presidenziali statunitensi ha il potenziale di generare un impatto significativo sul mercato azionario americano: le differenze dei programmi elettorali dei due candidati e la loro crescente polarizzazione potrebbero avere dei riflessi sul piano finanziario, creando diverse opportunità per gli investitori a livello di titoli e settori. (la Repubblica)