Sangiuliano, le sorelle Meloni e l’inganno della famiglia tradizionale

Sangiuliano, le sorelle Meloni e l’inganno della famiglia tradizionale
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Lettera43 INTERNO

Da sempre la politica sa che infilare il naso nelle mutande e nel privato dei cittadini è un gioco pericoloso e destinato a fallire. Fratelli d'Italia non fa eccezione. E così sono finiti strozzati dalla loro stessa propaganda. Un fallimento innegabile è quello dell’egemonia culturale, chiodo fisso di Giorgia Meloni e dei suoi. Arrivare al governo per la prima volta guidando la compagine più di destra fin dai tempi dell’Assemblea costituente per i tipi di Fratelli d’Italia significava poter giocare alla luce sole. (Lettera43)

Su altre fonti

Il ministro è un bravo professionista e una persona per bene, ma si è infilato in un pasticcio dal quale era impossibile uscire senza danni ulteriori. Si è affidato con troppa leggerezza a una signora improbabile, già nota nell’ambiente parlamentare per un attivismo che l'ha portata ad avere molti contatti, ma non a caso nessuno durevole. (ilgazzettino.it)

Un ministro noto anche per la sua fama di gaffeur: Gennaro Sangiuliano ha inanellato, nei due anni da ministro, diverse perle, da Times Square a Londra a Colombo che navigava seguendo le teorie di Galileo, passando per i libri non letti ma votati al Premio Strega. (Finestre sull'Arte)

Ha fatto finalmente la cosa giusta, Gennaro Sangiuliano. Peccato l’abbia fatta – a leggere la sua lettera di congedo – per le ragioni sbagliate. (La Stampa)

Sangiu-story, due anni sull’onda. Un percorso culturale a ostacoli, costellato da gaffes e ironia web

Il ministro è un bravo professionista e una persona per bene, ma si è infilato in un pasticcio dal quale era impossibile uscire senza danni ulteriori. – Giorgia Meloni è stata a lungo indecisa sulle dimissioni di Gennaro Sangiuliano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma la faccenda, se pur non seria, impone se lo si vuole riflessioni gravi, ovvero il contrario di quanto fanno i moralisti d’accatto e interessati. (Tempi.it)

Era già virale sull’Internet, da tempo. L’anno scorso, giurato al Premio Strega, ammise in tv, di fronte a Geppi Cucciari, di non aver letto i libri presenti in gara: “Ho ascoltato le storie espresse nei libri finalisti questa sera, sono storie che ti prendono, che ti fanno riflettere, proverò a leggerli”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)