ChatGPT, Garante privacy chiude istruttoria: sanzione da 15 milioni di euro a OpenAI
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Il Garante per la protezione dei dati personali dell'Italia ha chiuso l'istruttoria nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGPT, stabilendo che OpenAI dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi e pagare una sanzione di 15 milioni di euro (tenendo conto dell'atteggiamento collaborativo della società).Il provvedimento, che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva all'esito di un'istruttoria avviata nel marzo del 2023 e dopo che l'EDPB (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull'intelligenza artificiale. (Teleborsa)
La notizia riportata su altre testate
Inoltre, OpenAI dovrà lanciare una campagna di comunicazione istituzionale di sei mesi tramite radio, televisione, giornali e Internet. La sanzione ammonta a 15 milioni di euro , considerando anche l’atteggiamento collaborativo dimostrato dall’azienda. (Gazzetta del Sud)
L'accusa è quella di non aver gestito in maniera corretta i dati personali degli utenti. OpenAI è stata condannata a pagare una sanzione da 15 milioni di dollari. (Fanpage.it)
Le istruttorie condotte dal Garante privacy italiano su OpenAI dal 2022 trovano ora conclusione. Hanno portato alla luce diverse violazioni in materia di protezione dei dati personali legate al funzionamento di Chatgpt. (Cyber Security 360)
Il Garante della privacy italiano è stata la prima autorità in tutto il mondo a bloccare temporaneamente l’attività di ChatGPT, con un provvedimento che fece molto discutere nella primavera dello scorso anno. (DDay.it)
Provvedimento del 30 marzo 2023 Comunicato del 12 aprile 2023 (Garante Privacy)
Scorza del Garante spiega ad Agendadigitale.eu i retroscena e il significato del provvedimento Di qui la sanzione del garante privacy italiano e obbligo a fare una campagna di informazione al pubblico. (Agenda Digitale)