Lo smartwatch anti-aggressione al polso di medici e infermieri del Giovanni XXIII, così l’allarme diventa immediato
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– Sono cresciute del 17,7% le aggressioni a medici e sanitari nelle strutture della Lombardia, passate dal 4.836 a 5.690. Per contrastare questi episodi, a Bergamo arriva uno smartwatch che consente di segnalare in modo tempestivo situazioni di potenziale pericolo durante il turno di lavoro. Anche l’Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo l’Asst Pavia, sceglie di adottare i dispositivo, indossabile come un orologio, collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri giornali
«A mali estremi, estremi rimedi», con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato un set di nuove misure per difendere i medici dalle aggressioni – sempre più frequenti – da parte dei pazienti. (Open)
Questo fenomeno, in aumento a livello nazionale, si manifesta principalmente con aggressioni verbali, ma anche con violenze fisiche e danneggiamenti. (Oggi Treviso)
Per affrontare questa emergenza, l’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Bergamo ha organizzato il webinar “Violenza e aggressioni contro il personale sanitario”, che ha visto la partecipazione di oltre 100 professionisti, offrendo strumenti concreti di prevenzione e gestione del rischio. (MyValley.it)
C’è il braccialetto per i detenuti, perché non scappino. E ci sarà quello per i medici e gli infermieri, perché diano l’allarme quando un paziente focoso alzerà, Dio non voglia, le mani. (ilgazzettino.it)
Aree di degenza (135 casi), pronto soccorso (71 casi) e ambulatori (64 casi) i principali teatri di queste situazioni; infermieri e Oss le figure più colpite, anche se pure le guardie mediche, per la natura intrinseca del loro lavoro, risultano tra le figure più esposte. (ilgazzettino.it)
CLICCA (Nel video: l’intervista al presidente Luca Zaia e all’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin) (tviweb)