Stop immatricolazioni auto termiche 2035: italiani divisi, cresce scetticismo

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DiariodelWeb.it ECONOMIA

La recente analisi condotta da AutoScout24 su oltre 6.000 cittadini europei mostra chiaramente come la misura di stop alle immatricolazioni di auto nuove con motori termici entro il 2035 stia perdendo consensi. In Italia, ben il 52% della popolazione chiede l’abolizione o almeno il rinvio della misura. Solo il 18% dei giovani sembra intenzionato ad anticipare la scadenza, mentre le persone con oltre 35 anni e in prevalenza uomini sono i più critici nei confronti della decisione europea. (DiariodelWeb.it)

Su altri giornali

"Sono convinto che il motore elettrico sia il motore più facile, quindi sarà quello che avrà un ruolo prevalente nell'obiettivo" di zero emissioni per i nuovi veicoli dal 2035: "è il motore più facile da costruire, sette volte" meno costoso "del motore endotermico, ma certamente in questo caso è il freno dovuto al costo rispetto al potere d'acquisto del salario medio italiano". (ilmessaggero.it)

Lo stop alle immatricolazioni di auto termiche dal 2035 divide l’opinione pubblica. Una ricerca AutoScout24 ha analizzato sei Paesi europei. In Italia, il 52% degli intervistati chiede l’abolizione o il rinvio. (QN Motori)

Stop alle immatricolazioni di auto nuove a combustione dal 2035: più di un cittadino su due in Italia, Germania, Austria e Francia chiede l'abolizione o il rinvio della misura. (GreenCity)

La transizione verso la mobilità elettrica continua a essere al centro delle discussioni in Europa. Il divieto di immatricolazione di nuove auto a combustione dal 2035, ribadito dalla Commissione Europea nel suo recente Piano d’Azione per l’industria automotive, non convince del tutto i cittadini di alcuni dei principali Paesi dell’UE. (Autoappassionati.it)

Lo stop della Commissione Europea alle immatricolazioni di nuove auto termiche a partire dal 2035? Un “divieto” che divide sempre più anche l’opinione pubblica: lo evidenzia una ricerca condotta dal portale specializzato AutoScout24 su oltre seimila partecipanti in sei Paesi dell’UE. (Il Fatto Quotidiano)

Il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin dice, con un certo candore, ciò che più o meno tutti sanno ma che in pochi, nel governo, hanno il coraggio di dire, ovvero che il futuro dell’auto è elettrico, piaccia o meno. (Il Fatto Quotidiano)