“In carcere a Teheran volevano reclutarmi. Resistetti alle torture”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dal settembre 2018 al novembre 2020 l’accademica anglo-australiana Kylie Moore Gilbert, ricercatrice della Melbourne University specializzata in Medio Oriente, è stata rinchiusa tra le mura della prigione di Evin, la stessa dove si trova ora Cecilia Sala. Condannata a dieci anni per spionaggio (senza mai alcuna prova presentata a suo carico), dopo oltre 800 giorni … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Il caso Cecilia Sala diventa oggetto d’inchiesta per l’Iran. L’accusa rivolta a Cecilia Sala è di «violazione delle leggi della Repubblica Islamica», come afferma il comunicato del dipartimento dei media stranieri del ministero della Cultura e dell’Orientamento Islamico, ha spiegato il portavoce, ricordando che «la comunicazione degli ultimi sviluppi e i dettagli riguardo al caso spetta al portavoce della magistratura». (Il Sole 24 ORE)

Il caso Cecilia Sala è un oggetto d’inchiesta per l’Iran. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, nel suo aggiornamento settimanale, ripreso dall’agenzia di stampa Tasnim. (Open)

Roberto Vannacci ha espresso le sua opinione sul caso di Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre. Tuttavia, il generale ha ribadito che è indispensabile l’intervento della diplomazia italiana per riportarla a casa e garantire la tutela che spetta a ogni cittadino all’estero. (Virgilio Notizie)

Dimissioni Belloni, dal dissidio con Meloni sui casi Sala e Abedini ai rapporti tesi con Tajani e Mantovano, la lite con la premier: “Non ne potevo più” - RETROSCENA

La prima è che non ci sarebbero legami tra il caso della reporter italiana in cella a Evin dal 19 dicembre e il fermo a Milano, tre giorni prima, dell’ingegnere Moha… (la Repubblica)

Nella vicenda di Cecilia Sala confluiscono l’interesse nazionale italiano, la condizione del regime iraniano, la redistribuzione del potere in Medio Oriente. La nostra priorità è riportare a casa una cittadina italiana. (Corriere della Sera)

Fin dall’arresto della giornalista italiana, Elisabetta Belloni — diplomatica da due anni e mezzo a capo del Dis, l’organo di coordinamento dei servizi segreti italiani — è stata esclusa dalla gestione del caso, che sarebbe stato interamente accentrato da Palazzo Chigi e condotto principalmente dall’Agenzia informazioni e sicurezza esterna sotto la guida di Gianni Caravelli. (Il Giornale d'Italia)