VIDEO Cecilia Sala, al Copasir le comunicazioni di Mantovano sul caso della giornalista
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Al Copasir lunedì le comunicazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sul caso di Cecilia Sala, la giornalista detenuta nel carcere di Evin, in Iran, dal 19 dicembre scorso. A Palazzo San Macuto, Mantovano è seduto al tavolo accanto al presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La prima è che non ci sarebbero legami tra il caso della reporter italiana in cella a Evin dal 19 dicembre e il fermo a Milano, tre giorni prima, dell’ingegnere Moha… (la Repubblica)
Dal settembre 2018 al novembre 2020 l’accademica anglo-australiana Kylie Moore Gilbert, ricercatrice della Melbourne University specializzata in Medio Oriente, è stata rinchiusa tra le mura della prigione di Evin, la stessa dove si trova ora Cecilia Sala. (Il Fatto Quotidiano)
Hijab nero stretto intorno al viso, risponde Fatemeh Mohajerani: «Non si tratta di ritorsione, l’arresto non ha nulla a che vedere con altre questioni. Questa volta è la portavoce del governo — nominata dal presidente «riformista» Masoud Pezeshkian e prima donna a ricoprire il ruolo — a ribadire la «nuova» versione iraniana sul caso di Cecilia Sala rinchiusa dal 19 dicembre in una cella a Evin, a Teheran. (Corriere della Sera)
Con il rischio di trovarsi al centro di una tempesta perfetta, tra la crisi del petrolio e le pressioni israeliane per un attacco contro i siti nucleari, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian prova a disinnescare almeno una delle mine piazzate sulla strada del suo governo: l’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, che ha aperto un caso diplomatico con l’Italia. (la Repubblica)
E quanto a questi ultimi, sapendo che ai decisori politici si accompagna la memoria lunga degli apparati. Nella vicenda di Cecilia Sala confluiscono l’interesse nazionale italiano, la condizione del regime iraniano, la redistribuzione del potere in Medio Oriente. (Corriere della Sera)
Secondo il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, «l'arresto di Cecilia Sala non ha legami con l'arresto in Italia del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi su mandato americano. (ilmessaggero.it)