È in espansione la ricerca italiana sull'Intelligenza artificiale
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La ricerca sull'Intelligenza Artificiale in Italia sta attraversando una grande espansione, sostenuta da università, centri di eccellenza e collaborazioni internazionali: il grande fermento è dimostrato dal fatto che il 12% di tutti i progetti europei sull'IA vede il coinvolgimento di centri di ricerca italiani. È il dato che emerge dal rapporto presentato oggi a Roma nell'ambito della Giornata per l'Innovazione Industriale dell'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale, quest'anno dedicata proprio all'IA. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Soluzioni di intelligenza artificiale open source per le PMI che lavorano nel Made in Italy. Con questo obiettivo “crescerAI”, il bando promosso da Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale e sostenuto da Google. (StartupItalia)
Pensiamo - spiega Marco Taisch del Politecnico di Milano - alla caratteristica delle nostre imprese. «La rivoluzione dell’intelligenza artificiale nelle aziende del made in Italy non è semplice. (Il Sole 24 ORE)
Oggi ci si può preparare a un colloquio di lavoro simulando un'intervista in una call. Si chiama EpiCopilot ed è uno strumento di Conversational AI creato da Epicode, portale Edu-Tech italiano, che punta a preparare ai colloqui di selezione gli studenti iscritti ai suoi programmi. (WIRED Italia)
La puntata di Macro di questa settimana è dedicata all’intelligenza artificiale generativa e al ruolo che l’IA può giocare nella trasformazione digitale delle imprese, della società e degli individui. Con un focus importante riguardante l’Italia e i ritardi tecnologici del BelPaese nei confronti dei competitor europei e internazionali. (Il Sole 24 ORE)
La nuova edizione della ricerca “Global Workforce of the Future 2024” di The Adecco Group offre uno spaccato sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’ambiente lavorativo italiano. (FIRSTonline)
Occorre infatti sviluppare anche la partecipazione dei privati, e su questo il parlamento sta già interrogandosi su quale possa essere lo strumento migliore. È chiaro che non basta, anche se in questo modo l’Italia è stabilmente sul podio europeo per quanto riguarda i finanziamenti pubblici. (Il Sole 24 ORE)