Uccisa a mani nude con una violenza inaudita: arrestato il marito di Emanuela Massicci
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Emanuela Massicci sarebbe stata uccisa a mani nude dal marito Massimo Malavolta, che l'avrebbe ammazzata massacrandola di botte con una violenza inaudita, secondo quanto emerso dall'autopsia che ha evidenziato fratture in tutto il corpo e segni di difesa sulle mani La maestra 45enne è morta tra atroci sofferenze mentre i figlioletti dormivano nella stanza accanto la notte del 19 dicembre a Ripaberarda, frazione di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno (Sardegna Live)
Ne parlano anche altri giornali
Ascoli Piceno, 21 dicembre 2024 – Il gip del tribunale di Ascoli Annalisa Giusti ha disposto la detenzione in carcere per Massimo Malavolta, il 48enne accusato dell’omicidio della moglie Emanuela Massicci avvenuto il 19 dicembre scorso a Ripaberarda, frazione di Castignano (Ascoli Piceno). (il Resto del Carlino)
Pare, inoltre, che la vittima fosse morta da circa sette ore quando Malavolta ha chiamato la madre, alle 5:30 del mattino, per lanciare un allarme tardivo che non avrebbe comunque potuto salvarla. I primi risultati degli esami sul corpo della donna non lasciano dubbi: la causa della morte è da attribuire alla violenza dei colpi inflitti. (VeraTV News)
È questo il primo dato emerso dagli accertamenti medico legali preliminari sul corpo di Emanuela Massicci, la quarantacinquenne ammazzata a botte dal marito nella notte fra il 18 e il 19 dicembre a Ripaberarda, nei pressi di Ascoli Piceno (la Repubblica)
Leggi tutta la notizia Dietro la loro abitazione Una giovane mamma uccisa dal marito, lui (già arrestato per stalking) che tenta il suicidio ed è ricoverato... (Virgilio)
Massimo Malavolta, il 48enne di San Benedetto che ha ucciso sua moglie, Emanuela Massicci di tre anni più giovane rispondeva infatti così nel 2015 a chi gli chiedeva perché nella foto dei suoi due bimbi avesse 'tagliato' la moglie: "Incosciamente la voglio eliminare. (il Resto del Carlino)
Secondo quanto trapela, il decesso sarebbe stato causato dalla perdita di sangue dovuta a fratture e traumi, che hanno provocato un'agonia prolungata. (La Stampa)