Andrea Prospero, dopo le truffe indagini sullo smercio online di farmaci: ecco chi sono i “soci”

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L’inchiesta sulla morte di Andrea Prospero ha fin da subito seguito due filoni, ma dopo l’arresto del diciottenne romano accusato di istigazione al suicidio, la procura di Perugia è sempre più impegnata nel ricostruire la doppia vita dello studente di Lanciano morto il 24 gennaio nel centro di Perugia. Soprattutto per arrivare a rintracciare i soci delle sue attività online. Truffe telematiche, carding, raggiri su note piattaforme di e-commerce, furti di identità. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Non ha risposto al gip il giovane romano arrestato nell’ambito dell’inchiesta per il suicidio del 19enne Andrea Prospero, lo studente universitario di Lanciano trovato morto a Perugia. E intanto emergono nuovi agghiaccianti particolari dalle chat (Il Centro)

Dietro la morte di Andrea Prospero sembrerebbe esserci altro. (La Stampa)

L'auto con a bordo il diciottenne è entrata direttamente nel garage del palazzo che ospita le aule. Poi l'indagato ha raggiunto quella d'udienza da un ingresso secondario. (Tiscali Notizie)

Ci è riuscito pagando 170 euro che sono serviti a comprare le 7 dosi di ossicodone, 170 milligrammi totali, che l'hanno ucciso lo scorso gennaio. Andrea Prospero stava cercando di togliersi la vita da sei mesi. (ilgazzettino.it)

Gli inquirenti hanno intercettato una chat su Telegram in cui il 18enne avrebbe incoraggiato la vittima a togliersi la vita: "Mangia tutte e 7 le pasticche e basta". (Fanpage.it)

Davanti al Gip di Perugia il giovane accusato di aiuto suicidio ad Andrea Prospero. Il diciottenne è entrato in aula da un ingresso secondario. (Il Capoluogo)