Potete ora chattare con Gemini senza un account Google
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L'intelligenza artificiale di Google diventa più accessibile che mai, eliminando una delle barriere che potevano frenare nuovi utenti. In un cambiamento strategico significativo, Google ha deciso di rimuovere l'obbligo di accedere con un account personale per utilizzare Gemini, il suo chatbot AI precedentemente noto come Bard. Questa novità, per ora limitata alla versione web del servizio, rappresenta un passo importante verso una maggiore democratizzazione dell'accesso all'intelligenza artificiale conversazionale, avvicinando Google alle politiche di accesso del rivale OpenAI (Tom's Hardware Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Del resto, nell’ultimo anno il tool basato sull’intelligenza artificiale di Google ha ricevuto notevoli aggiornamenti che non solo hanno migliorato la user experience e le capacità del chatbot, ma hanno anche colmato il divario col vecchio assistente vocale. (Libero Tecnologia)
L’aggiornamento, disponibile da pochissimo, rappresenta, assieme agli sviluppi della robitica dell’azienda, una svolta significativa nella strategia dell’azienda di Mountain View. Pubblicità (macitynet.it)
Disponibile solo su dispositivi Android, l’estensione appartiene alla categoria Controllo dei dispositivi e rappresenta un'evoluzione di Google Assistant, ampliando l’interazione con altri software e servizi Google. (Fastweb Plus)

I suoi modelli, disponibili sia gratuitamente sia nella versione a pagamento più avanzata chiamata “Advanced”, consentono di creare testi e immagini, oltre a condurre ricerche dettagliate sul web tramite la funzione “deep research”. (Il Sole 24 ORE)
Con un colpo che anticipa persino OpenAI, Google rende gratis per tutti l’assistente Deep Search. In aggiunta permette agli utenti di ottenere risposte personalizzate sfruttando l’integrazione con i loro dati e app, infine tramite i Gems permette di creare al volo assistenti Gemini AI personali o di scegliere tra quelli già pronti, scaricabili e condivisibili come app. (macitynet.it)
Ora ha deciso che i tempi sono maturi per sfruttare tutte queste informazioni per rendere più utile la sua intelligenza artificiale generativa. La grande forza di Google sono i dati che ha a disposizione grazie al nostro costante utilizzo dei suoi servizi. (Corriere della Sera)