Tesla Takedown, la protesta contro Elon Musk il 29 marzo. «Fermiamolo per salvare vite e la nostra democrazia»
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Da alcuni mesi i manifestanti sfilano di fronte agli showroom dell'azienda. Il presidente Trump ha detto che tratterà le violenze come atti terroristici Il 29 marzo è stata organizzata un protesta da parte di Tesla Takedown, il movimento partito negli Stati Uniti per manifestare contro Elon Musk. Da quando è diventato il paladino delle destre globali e capo di DOGE, nonché principale consigliere del presidente USA Donald Trump, il miliardario sudafricano ha preso posizioni divisive rispetto alla politica internazionale, al sostegno militare USA all’Ucraina e a tutta una serie di altri argomenti politici ed economici. (StartupItalia)
Ne parlano anche altri giornali
Pam Bondi ha annunciato che gli attacchi a prodotti e stabilimenti del gruppo saranno ritenuti "politicamente motivati" e si indagherà su chiunque "operi dietro le quinte per coordinare e finanziare questi crimini" (Il Fatto Quotidiano)
Un sito chiamato DogeQuest sta creando forti polemiche negli Stati Uniti per aver pubblicato quelli che sembrano essere dati personali dei proprietari di Tesla. Ma non solo, al suo interno sarebbero presenti anche i dati dei rivenditori e di membri del governo e del Doge, il Dipartimento dell'Efficienza Governativa. (la Repubblica)
L'iniziativa è stata diretta dal gruppo di attivisti politici Led By Donkeys. La proprietaria di una Tesla che disapprova l'attività politica di Elon Musk ha dimostrato il suo pentimento in modo spettacolare, scrivendo a caratteri cubitali su una spiaggia del Galles un messaggio chiaro: «Non comprare una Tesla». (Corriere TV)
C'è chi in Oregon ha lanciato molotov contro le vetrine di uno showroom e chi invece si è limitato a esporre cartelli e slogan: «Non comprate le nazi-car», recita uno di questi. C'è chi ha sparato con una pistola contro una concessionaria e chi, dando la caccia ai Cybertruck per strada, ha proiettato sulla carrozzeria immagini come Musk a braccio teso. (Corriere della Sera)
In un clima incandescente per l'azienda fondata da Elon Musk, fra un sostanziale calo delle vendite e le polemiche per il suo ruolo politico a fianco del presidente Donald Trump, il dipartimento di Giustizia è pronto a sfoderare il pugno duro nei confronti dei vandali che intendono avviare rappresaglie, spedizioni punitive o azioni violente che hanno come obiettivo, solamente per citare gli ultimi episodi, una delle vetture elettriche della gamma o una colonnina di ricarica Supercharger. (La Gazzetta dello Sport)
L’auto elettrica di Elon Musk è diventata il simbolo del trumpismo. Le vetture finiscono al centro di critiche e vandalismo. Ma anche del dibattito politico, come successo in Italia (L'Espresso)