La fine dei 2.500 navigator. Non sarà prorogato il loro contratto
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Resta evidente che chi è identificato come caso positivo è sempre soggetto a isolamento ed è escluso a rigore l’uso del green pass se il titolare è causa di possibile contagio.
I Green Pass scaricati ad oggi sono 122 milioni.
La terza dose è assolutamente strategica per la campagna vaccinale: siamo all’83,7% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
“La terza dose si estenderà ai 50enni”. (Quotidiano online)
La notizia riportata su altri media
In linea con la stretta complessiva sul Reddito di cittadinanza e con l’apertura al ruolo delle Agenzie private per il lavoro, come strutture capaci di fare da ponte tra domanda e offerta. A meno di colpi di scena in Aula, la legge di Bilancio prevede la fine dei contratti di 2.500 navigator al 31 dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dopo la proroga del contratto di questi lavoratori, contenuta nel dl Sostegni, potrebbe non arrivarne un’altra. Manovra 2022, addio ai navigator: cosa succederà La figura del navigator per il Reddito di cittadinanza potrebbe sparire: non c'è la proroga dei contratti nella legge di bilancio. (Virgilio Notizie)
Quindi più che la “soddisfazione” a spingere le agenzie private sarebbe il guadagno. Questa volta, a meno che non vengano presentati degli emendamenti, la figura del navigator è destinata a scomparire. (Money.it)
I sindacati. "Ci sarà una manifestazione, perché i navigator non possono pagare per un provvedimento che non funzionava La sua funzione sarebbe dovuta essere quella di supportare i centri per l'impiego nella creazione e realizzazione di un percorso rivolto ai beneficiari del reddito di cittadinanza. (IL GIORNO)
Ora ne sono rimasti 2400, pagati 1700 euro al mese «senza malattie, senza ferie e senza tredicesima». «Anche chi si mostrava dubbioso sul reddito di cittadinanza concordava sul fatto che buttare via la nostra esperienza è un errore. (La Stampa)
Il taglio dei circa 2500 «navigator» e il rilancio delle agenzie interinali stabilito ieri dal governo in coda alle trattative infinite sulla bozza della legge di bilancio segna il ridimensionamento del tentativo caotico e fallimentare di rilanciare i servizi pubblici per il reimpiego dei lavoratori poveri e l’«inclusione attiva» dei «poveri assoluti» prevista dal «reddito di cittadinanza agganciato alle «politiche attive del lavoro». (Il Manifesto)