Gli Usa verso un ritorno all’era dell’oro liquido

Gli Usa verso un ritorno all’era dell’oro liquido
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il manifesto ESTERI

«Una delle più grandi truffe di tutti i tempi»: queste le parole usate dal neo (ri)eletto presidente degli Stati uniti Donald Trump per definire il riscaldamento globale. Durante tutta la sua campagna elettorale Trump ha continuato a minimizzare la gravità del cambiamento climatico, mettendo in dubbio il consenso scientifico secondo cui la Terra si sta riscaldando principalmente a causa delle emissioni causate dall’uomo. (il manifesto)

Su altre fonti

Ma anche i capi di Stato di Cina, Russia, Sud Africa, Giappone, Australia e re Carlo d'Inghilterra. Al via a Baku la Cop29 sul clima. (Il Giornale d'Italia)

Lo hanno rivelato al Wall Street Journal fonti vicine al presidente eletto, ricordando che Trump si era già ritirato dall'accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all'intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento. (Adnkronos)

Gli Usa sono il principale emettitore pro capite di gas serra e il secondo in assoluto al mondo. La decisione di Trump di ritirare la firma degli Stati uniti dagli accordi di Parigi rallenterà un percorso che andrebbe invece accelerato, ma non potrà fermarlo. (il manifesto)

In Africa servono più tempo e più soldi per allinearsi alle norme UE anti-deforestazione

Il Wall Street Journal ha scritto, sentendo dirigenti repubblicani vicini al presidente eletto, che "il provvedimento è già stato messo a punto ed è pronto per la firma il 20 gennaio, giorno del suo insediamento alla Casa Bianca". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo hanno rivelato al Wall Street journal fonti vicine al presidente eletto, ricordando che Trump si era già ritirato dall'accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all'intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento (Sky Tg24 )

Un coltivatore ivoriano coglie fave di cacao dagli alberi della sua piantagione nei pressi di Duékoué, Costa d'Avorio occidentale. Keystone/AP/Ben Curtis I Paesi africani produttori di cacao e caffè stanno affrontando una corsa contro il tempo per evitare l'esclusione dal mercato europeo. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)