Cecilia Sala e le rivelazioni choc: "Dormo per terra, nessun pacco consegnato, privata anche degli occhiali"
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Nessun pacco con beni di prima necessità: Cecilia Sala, la giornalista arrestata a Teheran e incarcerata nel penitenziario destinato ai dissidenti politici iraniani, Evin, non ha ricevuto i beni di conforto che le autorità avevano dichiarato di averle consegnato. Nessun maglione per difendersi dal freddo di una cella lunga poco più del suo corpo steso a terra, né libri né la mascherina nera per proteggere gli occhi durante le ore di sonno, in una cella perennemente illuminata con luci al neon. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri media
Questa volta si tratta del pio cardinale Stanisław Ryłko, nominato da Giovanni Paolo II. Un uomo buono e profondamente cattolico, sempre con il breviario in mano, come viene descritto dai sacerdoti che lo conoscono. (Il Giornale d'Italia)
L’inviata de Il Foglio e Chora Media, rinchiusa nella prigione di Evin con l’accusa di aver “violato le leggi della Repubblica Islamica”, ha spiegato in un telefonata con i propri cari di non vedere nessuno dallo scorso 27 dicembre e di non aver ricevuto il pacco inviato dall’ambasciata italiana nei giorni scorsi. (Virgilio Notizie)
Ieri Sala ha potuto telefonare al compagno, il giornalista Daniele Raineri, e ai genitori, rinnovando l'appello a "fare presto". Sarebbero peggiori del previsto le condizioni di detenzione di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre senza che dal regime sia stato comunicato alcun capo di accusa. (Today.it)
“Interrompiamo le vacanze per Cecilia Sala”. Le condizioni della vita di Cecilia nel carcere di Evin appaiono lontanissime da quelle descritte dal nostro ministero degli Esteri nei giorni scorsi. (la Repubblica)