Cecilia Sala, le telefonate dal carcere: dorme per terra, al freddo. Il pacco dell'ambasciata non è mai arrivato
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In cella singola sì, ma senza un materasso su cui dormire, il neon accesso 24 ore al giorno e una sola coperta per ripararsi dal freddo pungente. Sarebbero peggiori del previsto le condizioni di detenzione di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre senza che dal regime sia stato comunicato alcun capo di accusa. Ieri Sala ha potuto telefonare al compagno, il giornalista Daniele Raineri, e ai genitori, rinnovando l'appello a "fare presto". (Today.it)
Su altri media
Matteo Renzi fa un appello a Giorgia Meloni sul caso della giornalista italiana arrestata in Iran. Le condizioni della vita di Cecilia nel carcere di Evin appaiono lontanissime da quelle descritte dal nostro ministero degli Esteri nei giorni scorsi. (la Repubblica)
Un altro sgarbo gratuito di Bergoglio a un porporato e i giornaloni mainstream ovviamente non hanno capito, o fingono di non capire cosa sta succedendo. (Il Giornale d'Italia)
Nessun maglione per difendersi dal freddo di una cella lunga poco più del suo corpo steso a terra, né libri né la mascherina nera per proteggere gli occhi durante le ore di sonno, in una cella perennemente illuminata con luci al neon. (Tiscali Notizie)
L’Iran aveva promesso un “trattamento dignitoso” per Cecilia Sala, la giornalista arrestata lo scorso 18 dicembre a Teheran, ma le informazioni emerse finora racconterebbero una storia completamente diversa. (Virgilio Notizie)