UNICEF e WFP: Libano, necessaria una risposta umanitaria urgente in seguito all'escalation del conflitto

UNICEF e WFP: Libano, necessaria una risposta umanitaria urgente in seguito all'escalation del conflitto
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
UNICEF Italia ESTERI

Dichiarazione congiunta del Vice Direttore generale dell'UNICEF Ted Chaiban e del Vice Direttore generale del WFP Carl Skau “Durante una missione di 3 giorni in Libano, abbiamo visto la devastazione e la sensazione di paura e confusione delle persone. Per loro, il futuro rimane incerto mentre il loro paese è sotto attacco. La guerra che il mondo voleva evitare in Libano, adesso sta accadendo e ha già scatenato una catastrofe. (UNICEF Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Vedendosi cancellare il volo per l’Egitto, non ha avuto altra scelta … “Onestamente, non so quando potrò tornare”. (L'HuffPost)

L’Osservatore Romano L’escalation del conflitto in Libano ha generato centinaia di migliaia di sfollati: più di 400.000 bambini hanno dovuto lasciare le proprie case nelle ultime tre settimane. (Vatican News - Italiano)

Israele ha emesso ordini di evacuazione che riguardano più di un quarto del Libano: lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Ginevra la direttrice per il Medio Oriente dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Rema Jamous Imseis, come riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. (Corriere del Ticino)

Libano, a Tyro sotto le bombe israeliane: “Siamo pronti al martirio”

La Presidenza della CEI, ha stanziato € 1.000.000 dai fondi dell’8xmille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte alle necessità della popolazione del Libano. (korazym.org)

Il Libano è in ginocchio, stretto nella morsa di un conflitto che di giorno in giorno si sta sempre più ampliando e aggravando. Bombardamenti, attacchi, violenze. (Corriere della Sera)

TYRO. Gli ultimi segnali di vita vissuta nella città di Tyro li custodisce il porto, i pescatori sono intenti a sistemare le reti e lucidare con dovizia le barche. (La Stampa)