L'opzione Letta al Consiglio Ue e l'antico rapporto con Meloni (che non cambia strategia)

L'opzione Letta al Consiglio Ue e l'antico rapporto con Meloni (che non cambia strategia)
Corriere Roma INTERNO

Tutta la storia nasce da un pizzico di ingordigia. Da un’inchiesta giudiziaria portoghese ancora in corso. E anche dalla guerra in Russia. Possono sembrare gli ingredienti di un giallo, e invece sono i tasselli di una dialettica che è anche una partita a poker, per il rinnovo dei vertici della Ue. Uno dei protagonisti è Antonio Costa, ex premier portoghese, al momento ancora sicuro del fatto suo. Eppure qualcuno, almeno nel gruppo Socialista europeo, dove l’Italia ha un peso inferiore alla sua rappresentanza, ha fatto trapelare che il resto della storia potrebbe avere un protagonista diverso, l’ex premier italiano Enrico Letta (Corriere Roma)

La notizia riportata su altre testate

Il candidato alle elezioni del 2013 era Pierluigi Bersani, segretario del Partito democratico, poi il voto fu un mezzo pareggio, i numeri per governare non c’erano, arrivarono pure i cento e uno impallinatori di Romano Prodi al Quirinale, Bersani si dimise e Letta si ritrovò a Palazzo … Nella vita di Enrico Letta i colpi di carambola sono un’abitudine. (la Repubblica)

Come leggere la richiesta all'Italia di ratificare il Mes poco dopo il voto europeo? E come interpretare il ritorno di Enrico Letta, nome fatto balenare dai socialisti europei come candiato in un posto di rilevo nell'Unione europea? Due prove fanno un indizio. (Secolo d'Italia)

Chi non ricorda i confronti elettorali alle politiche del 2022 a colpi di fioretto, conditi da sorrisi, battute, risate e convenevoli prima e dopo il dibattito? La loro frequentazione, d’altronde, è antica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Enrico Letta riciclato in Ue? L’ennesimo schiaffo agli italiani

Anche perché ieri, dopo che Letta ha rinunciato a ricandidarsi per la guida dell’Istituto di Studi politici di Parigi, il suo nome è cominciato a ricorrere per qualche incarico europeo. "Complicato", "difficile", "improbabile", "provocatorio" e soprattutto "trappola" nei riguardi della premier italiana Giorgia Meloni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'ora «x» scoccherà tra sette giorni esatti, quando i leader dei Ventisette si ritroveranno a Bruxelles per il Consiglio europeo da cui dovrebbero uscire i nomi dei cosiddetti top jobs delle istituzioni comunitarie (presidenza di Commissione, Consiglio e Parlamento e Alto rappresentante per gli Affari esteri). (il Giornale)

Solitamente chi vince le elezioni è destinato a comandare, mentre chi viene sconfitto è destinato all’opposizione. La comparsa del termine “solitamente” non è casuale, perché le ultime indiscrezioni sul futuro dell’Europa fanno parecchio riflettere. (Nicola Porro)