Onimusha 2: Samurai’s Destiny remastered: l’intervista con il director Motohide Eshiro
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Mi piace Parliamo di duelli con la spada, lasciare una buona impressione sugli alleati e andare all’Inferno all’arrivo del gioco il 23 maggio Con il revival del franchise Onimusha: Way of the Sword in sviluppo, c’è un nuovo interesse per la serie Onimusha su PlayStation 2. Nonostante una versione remaster dell’Onimusha: Warlords originale sia disponibile da un po’ di tempo, Capcom ha annunciato solo di recente che anche Onimusha 2: Samurai’s Destiny sarà rimasterizzato ed è in arrivo il 23 maggio. (PlayStation)
La notizia riportata su altri giornali
Ci si confronta immediatamente con scelte stilistiche e meccaniche che definivano molti action-adventure di quel periodo: l'uso di fondali pre-renderizzati che conferivano un dettaglio visivo notevole per l'hardware dell'epoca, abbinati a personaggi poligonali che si muovevano al loro interno; un sistema di telecamere prevalentemente fisse, che dettavano la regia dell'azione sacrificando talvolta la libertà di visuale del giocatore; e un combattimento più ragionato, meno frenetico rispetto agli standard odierni, incentrato sulla difesa, sul posizionamento e sull'attesa del momento giusto per colpire o per eseguire la celebre contromossa Issen. (tomshw.it)
Invece gli Onimusha non solo funzionano, ma hanno influenzato pesantemente il genere, tanto che perle come il primo Devil May Cry hanno preso ispirazione dai loro sistemi. Si tratta pur sempre di action coi "tank controls", il limitante sistema di movimento reso famoso dai vecchi Resident Evil che dovrebbe essere estremamente inadeguato a titoli costruiti attorno a combattimenti adrenalinici. (Multiplayer)
Dopo l’annuncio a sorpresa di Onimusha 2: Samurai’s Destiny remastered mi è venuto subito in mente come la serie Onimusha e Devil May Cry, nate come cloni di Resident Evil, abbiano preso posto nell’olimpo di pietre miliari che hanno reso grande PlayStation 2 agli inizi degli anni 2000. (Gamesource.it)

Approfondisci Dite la vostra: la seconda giovinezza di Capcom? La novità principale dell'aggiornamento è l'aggiunta della modalità "Inferno", accessibile dal menu principale. (IGN Italia)
Era il lontano 2001 quando Capcom pubblicava il primo capitolo della saga di Onimusha. Fortemente ispirata a uno dei capolavori della compagnia giapponese, Resident Evil, fu uno dei pochi titoli che riuscì a fondere la storia del Giappone feudale con elementi sovrannaturali. (IGN Italia)
Il filmato, di circa 4 minuti, si propone come un'introduzione alla serie Onimusha, tanto da iniziare dal primo capitolo del 2001, di cui ripercorre la trama, partendo dal gameplay originale. Capcom ha deciso di rivitalizzare la serie Onimusha e per farlo non vuole lasciare niente di intentato, creando punti d'accesso per i nuovi giocatori, come questo nuovo video, che parla dei primi due capitoli, spiegandone i temi e raccontandone le storie (a grandi linee), in modo da fornire ragguagli per chi fosse digiuno di questo universo narrativo. (Multiplayer)