Strage di piazza Loggia, testimone smentisce l’alibi di Roberto Zorzi: “Non era nel nostro bar”

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La Repubblica INTERNO

“Non ho mai avuto una relazione con Roberto Zorzi, non l’ho conosco. Anzi non l’ho proprio mai visto. Non ho mai detto ai carabinieri che la mattina della strage di piazza Loggia era nel nostro bar, semplicemente perché quella mattina Roberto Zorzi non era da noi”. A parlare è Daniela Bellaro, la figlia del titolare del locale di Verona al quale per 51 anni è stato ancorato l’alibi del neofascist… (La Repubblica)

Su altre fonti

Al’epoca ventenne, cresciuto a Verona tra le file operative di Ordine Nuovo per chi indaga, oggi cittadino americano, è imputato davanti alla Corte d’assise come uno dei presunti esecutori dell’attentato che il 28 maggio di quell’anno uccise otto persone e ne ferì 102. (Corriere della Sera)

Il settantenne marmista di Verona, ex ordinovista con la passione dei dobermann - che oggi alleva a Seattle, sotto l’insegna Littorio - raccontò di essere innocente e di avere un alibi: il 28 maggio 1974 alle 10 era nel bar-biglietteria della stazione delle filovie di via Mameli a Verona, non a Brescia a mettere la bomba. (IL GIORNO)