Strage, nessuna conferma per l'alibi di Roberto Zorzi: «Mai detto di averlo visto e non ho idea di chi sia»

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Corriere della Sera INTERNO

Il 29 maggio 1974, un giorno dopo la strage di piazza Loggia, i carabinieri di Verona ai colleghi bresciani fanno presente che «l’alibi di Roberto Zorzi fu verificato da codesto nucleo», come per «tutelarsi», stando agli inquirenti. Al’epoca ventenne, cresciuto a Verona tra le file operative di Ordine Nuovo per chi indaga, oggi cittadino americano, è imputato davanti alla Corte d’assise come uno dei presunti esecutori dell’attentato che il 28 maggio di quell’anno uccise otto persone e ne ferì 102. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

“Non ho mai avuto una relazione con Roberto Zorzi, non l’ho conosco. Anzi non l’ho proprio mai visto. Non ho mai detto ai carabinieri che la mattina della strage di piazza Loggia era nel nostro bar, semplicemente perché quella mattina Roberto Zorzi non era da noi”. (La Repubblica)

Brescia – La sera della strage Roberto Zorzi fu fermato, ma dopo 16 ore fu rilasciato. (IL GIORNO)