Libano | Dopo due anni di vuoto, a Beirut si torna a votare
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Nel 2022 finisce il mandato del Presidente libanese Michel Aoun. Dopo dodici tentativi falliti e oltre due anni di assenza politica, finalmente a Beirut si torna a votare. Questa mattina il via alla seduta per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Dopo il ritiro di Suleiman Frangieh (sostenuto da Hezbollah) il candidato favorito, a quanto riporta Il Post, sembra essere il capo dell’esercito Joseph Aoun (Radio Radio)
La notizia riportata su altre testate
"Il mio impegno è quello di esercitare il mio ruolo di Comandante in Capo delle Forze Armate e di Presidente del Consiglio Supremo di Difesa, attraverso il quale lavorerò per affermare il diritto dello Stato ad avere il monopolio delle armi", ha detto ancora il neo-presidente, che ha anche annunciato di voler discutere "una strategia di difesa per lo Stato libanese per combattere contro l'invasione israeliana". (Tiscali Notizie)
Il 60enne generale Joseph Aoun, comandante dell'esercito libanese, è stato oggi eletto presidente della Repubblica, carica rimasta vacante per più di due anni e che, secondo l'ordinamento libanese, spetta a un cristiano maronita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’8 gennaio 2025 segna un momento cruciale per il Libano, quando Sleiman Frangieh, candidato sostenuto da Hezbollah e dal Movimento Amal, ha ritirato la sua candidatura alla presidenza, dichiarando il proprio sostegno al generale Joseph Aoun, attuale comandante delle Forze Armate libanesi (LAF). (Notizie Geopolitiche)
Prosegue il ritiro delle truppe israeliane dal sud del Paese mentre emerge la sfida della ricostruzione, secondo stime governative le macerie sono dieci volte più ingenti di quelle causate della guerra del 2006. (Eventi e News in Italia)
Da allora le forze politiche interne e i loro sponsor internazionali non hanno trovato un accordo per l'elezione consensuale del capo di Stato. Si tratta della 13/a seduta parlamentare. (l'Adige)
Di: Riccardo Cristiano Se si parla un po’ del Presidente libanese è solo perché è l’unico presidente cristiano in tutto il mondo arabo. Non è poco, ma questa volta la sua elezioni ha rilevanti risvolti per la pace regionale. (SettimanaNews)