A Quiet Place - Giorno 1. La recensione del prequel della saga

A Quiet Place - Giorno 1. La recensione del prequel della saga

Lucidissimo cifrario che svela quanto il franchise sia soprattutto un grande saggio morale sulle psicosi di un contemporaneo inebedito dai dati. E Sarnoski si conferma straordinario umanista Tornare indietro per raccontare l’inizio della storia, ma anche, forse soprattutto, per svelare l’ideologia, il simbolismo, che la regge. A Quiet Place – Giorno 1 pare un grande cifrario, che nel suo fuggire nel passato della saga apocalittica instacult firmata da John Krasinski, nel portare in campo quel passato finora lasciato fuori scena dal racconto, in realtà svela quanto il franchise sia, in fondo, uno dei grandi saggi morali del contemporaneo, fondato sulle psicosi di un XXI secolo blandito dai dati e alla costante ricerca dell’autenticità emotiva. (Sentieri Selvaggi)

La notizia riportata su altre testate

C'è un dettaglio, un singolo momento vissuto durante la proiezione stampa di A Quiet Place: Giorno 1 che ci fa capire quanto forte sia l'idea, e quanto il nuovo film riesca a sostenerla a dovere: nel mezzo di una scena di tensione e di caccia delle creature che hanno invaso il nostro pianeta, l'orologio smart di chi vi sta scrivendo ha emesso una notifica e la mano è corsa a coprire il quadrante per zittirlo. (Movieplayer)

La Paramount punta a un weekend tra i 40 e i 50 milioni di dollari, ma a questo punto non è da escludere che vengano superati abbondantemente i 60 milioni di dollari, anche perché le recensioni sono decisamente positive e il passaparola potrebbe dare una spinta tra sabato e domenica. (BadTaste.it Cinema)

Perché, per raccontare la storia dell’inizio dell’invasione aliena che in A Quiet Place era già iniziata da tempo, si sceglie una donna afroamericana malata di cancro (Lupita Nyong'o) e un inglese (Joseph Quinn) di buona famiglia? A Quiet Place: Giorno 1 non riesce veramente a rispondere a questa domanda, cioè non sembra fornire grandi argomentazioni che giustifichino il fatto che, di tutta la folla di Manhattan in fuga o in cerca di sopravvivenza nei primi quattro giorni dall’arrivo degli alieni feroci che non vedono ma sentono, noi seguiamo proprio loro due. (WIRED Italia)

Weekend al cinema con “Hit Man – Killer per caso”, “A Quiet Place – Giorno 1” e “Fremont”

Questo vale per tutto l’horror a destinazione commerciale, e in particolare per il terzo tassello del franchise che si offre come prequel. Del resto la paura sempre viene aumentata dalla rinuncia a un senso, per esempio la voce, che costringe a non urlare: accadeva alla muta Dorothy McGuire ne La scala a chiocciola di Robert Siodmak, similmente accade alle figure di questa piccola saga distopica, ossia non possono gridare. (cinematografo.it)

La giornata di giovedì 27 giugno si è chiusa con 1.667.949 euro (235.256 spettatori) su 2.395 schermi, +140% di incasso sul 29 giugno 2023, e – 23% rispetto a una settimana fa. (Cineguru)

Sono per noi i tre film da vedere in sala questo weekend, ovvero Hit Man – Killer per caso di Richard Linklater con Glen Powell e Adria Arjona, probabilmente il miglior film Fuori concorso alla Mostra di Venezia 2023, ma anche tra i migliori dell’anno, A Quite Place – Giorno 1 con Lupita Nyong’o e Fremont di Babak Jalali. (AMICA - La rivista moda donna)