Minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, 34enne non rispetta gli obblighi e finisce ai domiciliari
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Nei giorni scorsi, i militari della Stazione di Cassino hanno arrestato un 34enne residente a Cervaro, già noto alle Forze dell’ordine, responsabile di avere ripetutamente violato le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria. L’uomo, che era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, beneficio concessogli dal Tribunale di Cassino all’esito di udienza dibattimentale nella quale era imputato dei reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, violava ripetutamente le prescrizioni omettendo di recarsi presso il Comando dei Carabinieri della Città Martire per ottemperare a tale obbligo. (Frosinone News)
Se ne è parlato anche su altre testate
Se le migliori forze democratiche traducono in modi appena più accettabili gli istinti dei centri sociali, che si contrappongono al fascismo a randellate, qualcosa non sta più funzionando. Non perché sia di una democrazia fragile e inconsapevole il consentire la piazza ai fascisti ma, al contrario, perché è della democrazia fragile e inconsapevole esserne terrorizzati e volerla proibire. (La Stampa)
Tutti i cittadini rifletteranno e si faranno un'opinione". Così il sindaco Matteo Lepore è tornato sugli scontri a Bologna sabato durante la. (La Repubblica)
Sabato 9 novembre a Bologna è andata in scena una provocazione ben riuscita. Una manifestazione di CasaPound contro il degrado della città ha suscitato una contromanifestazione degli antagonisti di sinistra. (la Repubblica)
C’era stata, sì, una proposta di massima cristallizzata in Comitato per l’ordine pubblico perché la Digos mediasse con gli organizzatori per spostare la manifestazione in piazza della Pace. Ma, banalmente, sono stati questi ultimi a dire di no alla proposta. (il Resto del Carlino)
Il primo corteo è quello dell’estrema destra, convocato dopo gli ultimi fatti di sangue che hanno riguardato la zona della stazione. Il sindaco Matteo Lepore venerdì interviene pubblicamente per manifestare tutta la sua contrarietà. (Corriere della Sera)
Mentre Casapound e la Rete dei Patrioti, oltre a qualche petardo e una secchiata d’acqua, piovuti dai palazzi, per strada si sono presi soprattutto gli insulti dei cittadini. BOLOGNA — Erano partiti in corteo per “Riprendersi Bologna”, come c’era scritto sullo striscione d’apertura. (La Repubblica)