Parlamento europeo: approvata risoluzione su difesa europea, con ReArm Europe

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Sky Tg24 ESTERI

Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sul Libro bianco della difesa, che la Commissione europea presenterà la prossima settimana, contenente indicazioni sul futuro della difesa europea, tra cui il piano ReArm Europe presentato da Ursula von der Leyen. La risoluzione ha ottenuto 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti. Nello specifico, il paragrafo 68, che "accoglie il piano in cinque punti 'ReArm Europe' proposto dalla presidente della Commissione europea", ha ricevuto 480 voti a favore, 130 contrari e 67 astenuti. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Come previsto, la delegazione del Pd al Parlamento europeo si è divisa in due sulla risoluzione sul Libro Bianco della difesa e l’appoggio al piano di riarmo della Commissione europea, approvata a larga maggioranza dalla plenaria di Strasburgo. (LAPRESSE)

La maggioranza della presidente della Commissione sostiene il piano per aumentare gli investimenti nella Difesa in Europa, che dovrebbe prevedere la possibilità per i 27 di contrarre prestiti per 150 miliardi di euro a carico del bilancio della Ue, proprio per agevolare l'acquisto di armi. (Fanpage.it)

"Capisco il suo imbarazzo nel difendere il piano di riarmo europeo mentre il suo partito, la Lega, ha appena votato contro al Parlamento Ue". Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmessaggero.it)

Psicodramma Pd, i dem divisi a metà sul riarmo. Sale il pressing su Schlein

Il question time del ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti oggi girava intorno agli effetti dei dazi e al no della Lega a Bruxelles sul piano per il riarmo di Ursula von der Leyen approvato dai compagni di governo di FdI e FI. (la Repubblica)

C’è chi ha deciso di esserci senza se e senza ma. E chi, invece, con tanti se e tanti ma, contravvenendo all’invito di scendere in piazza sotto un solo vessillo, quello dell’Unione Europea. (Orticalab)

Le premesse c’erano tutte, nelle ore precedenti al voto non erano bastate tre riunioni per sciogliere i nodi interni alla delegazione dem a Bruxelles, divisa tra favorevoli, contrari e chi voleva astenersi. (Il Dubbio)