Auto, effetto-Cuba in Italia: a cosa ci stanno condannando le follie della Ue
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Benedetta Vitetta 25 dicembre 2024 La sciagurata decisione presa dalla Ue nel 2019 che ha imposto la transizione verso l’elettrico del sistema automotive e il divieto di vendita di vetture endotermiche nuove a partire dal 2035 è stata» davvero mortifera «per l’intero settore dell’auto sia in Italia sia negli altri Stati Ue». E non è quinfdi un caso che con i dati di dicembre, il comparto dell’auto di casa nostra quest’anno vedrà poco meno di 1,6 milioni di immatricolazioni. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri media
Sono questi i dati di Confcommercio Mobilità-Federmotorizzazione, che punta il dito contro le politiche dell'Unione Europea. (EuropaToday)
/// Alla base del crollo nelle immatricolazioni di auto registrato nel 2024 pesano i fortissimi rincari registrati nei listini delle case automobilistiche, al punto che un’autovettura nuova costa oggi in media il 39,5% in più rispetto al 2019. (agenzia giornalistica opinione)
I dati conclusivi del mercato dell’auto nel 2024 arriveranno a inizio gennaio per l’Italia e a metà mese per l’Europa. Nel frattempo i livelli di consegne di novembre e dei primi 11 mesi dell’anno non sono particolarmente incoraggianti. (Electo Magazine)
Le vendite continuano a scendere, il settore elettrico non decolla. Gli obiettivi fissati per il 2035 si allontanano. (Mondo Motori)
Nel mese di novembre le immatricolazioni di autovetture in Europa hanno registrato una flessione del 2%, con 1.055.319 unità immatricolate rispetto alle 1.077.092 di novembre 2023. (PartsWeb)
Ursula von der Leyen lo aveva promesso nel suo discorso di investitura a Strasburgo, e adesso lo mette in cima alla lista delle priorità per l’inizio del nuovo anno: «Avvieremo il dialogo» con aziende, sindacati, fornitori e rappresentanti della componentistica «già a gennaio», ha annunciato ieri la presidente della Commissione, nel giorno in cui l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, ha in contemporanea certificato un calo del 2% delle immatricolazioni in Europa a novembre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (e un timido +0,6% negli 11 mesi). (ilmessaggero.it)