**Usa: Di Giuseppe (Fdi), 'Trump un problema per noi solo se Ue non cambia'**
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Quali saranno le prime mosse dell'amministrazione Trump? "Ci sono cose che verranno affrontate subito, dal blocco dell'immigrazione clandestina alle due guerre. Poi ci sono altre cose per cui sarà necessario sedersi e capire. Per esempio i dazi, che nella prima amministrazione Trump hanno funzionato molto bene, bisognerà capire a chi applicarli". Lo dice all'Adnkronos il deputato di Fdi eletto nella circoscrizione Nord America, Andrea Di Giuseppe, membro del partito repubblicano Usa che ha seguito da vicino, dal comitato di Trump in Florida, l'esito delle presidenziali negli States. (Civonline)
La notizia riportata su altre testate
Questo, in vista delle imminenti elezioni, l’appello lanciato da Robert Allegrini, presidente della National Italian American Foundation (Niaf), dall’Omni Shoreham Hotel di Washington dove, lo scorso 26 ottobre, l’organizzazione no profit fondata nel 1975 ha celebrato il suo 49esimo Anniversary Gala. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Seguirà il voto dal quartier generale di Trump, in prima fila tra i sostenitori. Si definisce “amico personale” di Donald Trump ed è volato nelle scorse ore negli Usa per essere vicino al candidato alla presidenza degli Stati Uniti nelle ultime ore prima dello spoglio delle schede. (L'HuffPost)
"La chiarezza del risultato non lascia margini di incertezza sul fatto che gli Stati Uniti vogliono cambiare pagina rispetto alla gestione Biden. Lo afferma con chiarezza Tommaso Foti, capogruppo dei deputati di FdI. (Secolo d'Italia)
E noi siamo nella famiglia dei conservatori con loro". Ma - tiene comunque a precisare il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati - "comunque come in ogni famiglia ci sono sensibilità diverse". (Liberoquotidiano.it)
Una scelta, quella delle comunità italiane, che potrebbe essere però irrilevante nella maggioranza dei casi, a causa del funzionamento delle elezioni americane. Alcune recenti inchieste hanno dimostrato una forte propensione delle comunità italo-americane a schierarsi con il partito repubblicano alle elezioni negli Usa, in particolare con il candidato presidente Donald Trump. (QuiFinanza)
Merani parla da una posizione privilegiata, nell’America profonda, quella lontana dai riflettori di New York e della California. Dalla sua prospettiva, l’America appare divisa in due: le grandi città, anche al di fuori delle coste liberal, mostrano una tendenza democratica, mentre il cuore rurale e operaio batte per Trump. (Torino Cronaca)