Cecilia Sala nel 2023 spiegava la differenza tra paura e panico per i reporter di guerra: "La prima protegge, il secondo è pericoloso" - VIDEO
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nel 2023 Cecilia Sala ha spiegato la differenza tra paura e panico per i reporter di guerra, in un'intervista Carlotta Vagnoli nel format Basement Café, realizzato da Lavazza. "C'è una differenza fondamentale tra paura e panico. La paura, in certe situazioni, è utile perché ti protegge, aiuta a concentrarti, a migliorare udito e vista, riducendo il rischio di farti del male, ti evita il pericolo. Il panico, invece, ti rende più pericolosa per te stessa rispetto alla situazione in cui ti trovi". (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Nelle ultime ore è spuntata l'ipotesi di una sorta di "rappresaglia" per l'arresto di un iraniano il 16 dicembre. Sull'arresto di Cecilia Sala si fanno sempre più fitte le nuvole di incognite, a partire dalle accuse a suo carico. (il Giornale)
Professore, sono le storie che stava raccontando Sala (patriarcato, diritti e geopolitica) da Teheran il motivo per cui è stata arrestata? «L’arresto di Cecilia Sala va letto nel suo contesto geopolitico. (Il Nord Est)
Cecilia Sala in carcere in Iran, Tajani: "Sta bene" 28 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Per otto giorni le hanno impedito di vedere un avvocato o un delegato del governo italiano. Rinchiusa nel carcere di Evin, a Teheran, quello riservato agli oppositori del regime, quando la sola “colpa” che aveva era quello di aver svolto il suo mestiere: la giornalista. (la Repubblica)
Stiamo lavorando in collaborazione con la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Esteri, la nostra ambasciata a Teheran, il nostro consolato a Teheran. "Il Governo, dal giorno in cui è stata fermata Cecilia Sala, è al lavoro per cercare di riportarla in Italia. (Sky Tg24 )
Come direttore di rete mi rifiutavo, per principio, di sottoporre a censura i programmi. Leggendo che Visione Tv rischia la chiusura dei conti correnti, pensavo di dover intervenire sull’ennesimo episodio di censura, in una fase storica in cui la censura ha raggiunto vette prima immaginabili. (Il Giornale d'Italia)