Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco
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Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre istituti scolastici superiori si sono ritrovati in serata davanti al ministero dell’Istruzione e del Merito, in Viale Trastevere a Roma: hanno “raccontato” il fenomeno del femminicidio e quindi elencato i nomi delle donne vittime dall’inizio del 2024. All’incontro ha partecipato anche il ministro Giuseppe Valditara, che ha poi acceso l’illuminazione rossa che ha colorato la facciata del dicastro per la giornata dedicata alle donne vittime. (Tecnica della Scuola)
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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inviato una lettera alle scuole italiane, sottolineando il ruolo cruciale dell’educazione nella prevenzione della violenza di genere. (Tecnica della Scuola)
" Valditara pezzo di merda ", hanno cantato poi gli stessi davanti al ministero dell'Istruzione. Con queste parole i collettivi degli studenti hanno dato alle fiamme una fotografia del ministro dell'Istruzione, preso di mira dopo le polemiche di questi giorni. (il Giornale)
Secondo il ministro Valditara, in Italia non c’è più il patriarcato dal 1975, anno della riforma del diritto di famiglia. Peccato che delitto d’onore e matrimonio riparatore siano stati aboliti nel 1981, che le donne vengano ancora uccise soprattutto per mano degli uomini e che questi pensino di poter intervenire su questioni che non li riguardano. (The Vision)
Bonciani (PD): Le colpe di tutte le difficoltà in cui versano gli italiani sono state attribuite agli immigrati, alimentando una “guerra fra poveri” Politica (LivornoPress)
Lo scrittore, editorialista, presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume. "Il patriarcato esiste nelle famiglie di immigrati". L'onestà intellettuale del sociologo Luca Ricolfi mette in imbarazzo lo studio di Formigli a "Piazza Pulita". (Secolo d'Italia)
L’obiettivo era di sviare l’attenzione dalla cerimonia che si stava svolgendo in una sala del parlamento per presentare la Fondazione Giulia Cecchettin, e quello che il femminicidio della giovane studentessa ha rappresentato grazie alle parole del padre e della sorella: l’uscita della violenza contro le donne dal «privato», la consapevolezza che si tratta di una questione sociale e politica del massimo rilievo, che come tale interessa tutti gli uomini. (il manifesto)