Rincaro bollette in arrivo. Cna: no alle speculazioni
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L’arrivo del nuovo anno ha portato con sé una nuova ondata di rincari nelle case e nelle aziende di tutto il Piceno. I primi segnali decisamente poco incoraggianti in questo senso arrivano dalle bollette di energia elettrica e gas recapitate a cavallo tra 2024 e 2025, riviste decisamente al rialzo e in alcuni casi triplicate rispetto alla media degli ultimi mesi. A farne le spese, in queste settimane, saranno i nuclei familiari del territorio, ma anche tutte le piccole e medie imprese che, alle quotidiane e fin troppe difficoltà affrontate fin qui, dovranno ora aggiungere dei cospicui aumenti in bolletta, che nei mesi a venire potrebbero portare a una nuova vertiginosa impennata. (il Resto del Carlino)
Su altre fonti
Ma molto è dovuto anche alle speculazioni, che si riflettono sulle spese delle utenze con un aumento delle fatture. Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, nel suo ultimo aggiornamento prezzi di elettricità e gas, ha sancito un rialzo del 18,2% per le spese della luce tra gennaio e marzo 2025, così come un incremento del 2,5% del gas sui consumi di dicembre. (LA NAZIONE)
Per questo, il presidente dell’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) fa appello diretta… La bolletta del gas potrebbe aumentare in media fra il 9 e il 10 per cento nel 2025. (la Repubblica)
Molte famiglie si trovano a fronteggiare bollette con importi esorbitanti, talvolta superiori del 50-100% rispetto agli anni precedenti. Negli ultimi anni, i prezzi del gas hanno registrato aumenti significativi, colpendo duramente le famiglie e le imprese. (Energy CuE)
Bollette da brivido per il 2025: secondo le stime di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ci sarà «probabilmente un incremento del 9-10%» delle bollette dell’energia. «Molto dipende da quanto una persona consuma e da come va la situazione – ha spiegato il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini – bisogna limitare gli sprechi: l’unico strumento che abbiamo per compensare gli andamenti del prezzo, che non dipendono da noi, è un'attenzione al risparmio energetico». (leggo.it)
Il rischio di deindustrializzazione diventa più concreto per l’Italia a causa dell’alto costo dell’energia? «Sì», risponde Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia area Centro. Sul «che cosa fare» Caiumi ha le idee chiare. (Corriere della Sera)
Se nello scorso anno, secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato, le piccole e medie imprese italiane hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue, per il 2025 si hanno proiezioni di costi che potrebbero essere maggiorati fino al 15% a causa del “caro metano”, (TargatoCn.it)