L'editoriale/ Le scosse in Europa e il plenum cinese

L'editoriale/ Le scosse in Europa e il plenum cinese
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
ilmessaggero.it ESTERI

In questa prima metà di luglio sono accaduti o stanno accadendo eventi che, in un breve o più lungo spazio di tempo, influiranno in modo determinante sulla vita del pianeta. Avvenimenti dei quali non sempre comprendiamo l’importanza. Cominciamo da quello che è accaduto proprio il primo luglio, cioè il giorno della sentenza della Corte Suprema americana che, sostanzialmente, ha reso il presidente non perseguibile per qualsiasi tipo di reato compiuto nell’esercizio delle sue funzioni. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Quest’ultimo pericolo è stato per il momento scongiurato dalla straordinaria, eroica, mobilitazione della sinistra francese. (il manifesto)

Nel podcast vi proponiamo le opinioni di Nathalie Tocci, Direttore dello IAI, sugli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, sulle elezioni in Francia e nel Regno Unito e sulle presidenziali in Usa espresse nello speciale di RadioRadicale “Spazio Transnazionale”, curato e condotto da Francesco De Leo. (Affarinternazionali)

Il trionfo laburista in Gran Bretagna, culla storica del conservatorismo. Il rischio della rinuncia del presidente americano Biden. (Corriere TV)

Potere d’acquisto, sanità e lavoro. Le priorità degli elettori da Parigi a Roma

Una volta attuato il piano di alleanza fra Macron e la sinistra, i lepenisti avrebbero avuto bisogno del 51 per cento dei voti per avere la maggioranza dei seggi. Traguardo, ovviamente, impossiile oggi. (ROMA on line)

È probabile che questo 2024 assuma nella storia un rilievo speciale, visto l’assieparsi di novità italiane, europee, extraeuropee e che tra agosto (Democratic Party Convention) e novembre le elezioni del presidente degli Usa segneranno la loro data nella storia. (Gazzetta di Parma)

Le elezioni sono cruciali per il funzionamento di una democrazia e rappresentano un momento importante per la partecipazione politica dei cittadini. Il 2024 è sicuramente un periodo ricco di chiamate alle urne in tutto il mondo, il che porta a riflessioni sulle sfide e sulle tematiche presenti nei differenti programmi elettorali. (La Stampa)