Castellitto lascia il Centro Sperimentale di Cinematografia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sergio Castellitto, noto attore e regista, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dalla presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia (Csc), una decisione che ha colto di sorpresa il mondo del cinema italiano. La notizia, diffusa dall'agenzia stampa Adnkronos, è arrivata alle ore 13:14 di mercoledì 13 novembre, suscitando immediatamente un'ondata di reazioni e speculazioni sui possibili successori.
Pupi Avati, membro del consiglio di amministrazione del Csc e fautore della nomina di Castellitto, ha commentato la situazione, sottolineando come Castellitto non sia una figura politica, bensì una persona pensante ed equilibrata. Avati ha espresso il desiderio che il prossimo presidente sia anch'egli un uomo di cinema, suggerendo nomi come quello di Gianni Amelio, piuttosto che Francesco Rutelli.
Nel frattempo, la Procura di Roma ha avviato un'indagine sulla gestione del Tax Credit nel settore cine-audiovisivo, un'inchiesta che potrebbe avere ripercussioni significative sull'intero comparto. Le dimissioni di Castellitto, infatti, si inseriscono in un contesto di agitazione e sofferenza del sistema cinematografico nazionale, già segnato da polemiche e proteste.
La scelta del nuovo presidente del Csc potrebbe ricadere su un nome interno, in linea con la volontà del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, di garantire continuità al lavoro dell'attuale consiglio di amministrazione.