Malaria in Congo, i dubbi di Rezza: “Perché tanti casi gravi concentrati?”
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(Adnkronos) – “Secondo il ministro della Sanità congolese, il focolaio epidemico di Panzi sarebbe stato causato da malaria grave, che in effetti può dare una sindrome da distress respiratorio acuto fin nel 25% degli adulti e nel 40% dei bambini (l’anemia, va da sé, può essere anch’essa attribuibile almeno in parte alla malaria)”. Tuttavia, “a mio avviso resta da capire perché tanti casi gravi concentrati nel tempo e nello spazio (pur tenendo conto dello stato di malnutrizione dei bambini nella zona) e se altri agenti microbici, magari banali, hanno agito nel con-causare le manifestazioni respiratorie descritte dal team di esperti in loco”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Se ne è parlato anche su altre testate
18 DIC Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “Sono stati eseguiti i primi accertamenti: dai riscontri pare si tratti soltanto di malaria. Gli esami comunque non sono terminati, i medici dell'Istituto Spallanzani dicono che vanno completati tutti gli esami” (Quotidiano Sanità)
Sospetto caso di febbre emorragica, un uomo di 55 anni è morto in Veneto: era rientrato da poco dal Congo In attesa delle verifiche sono state attivate le specifiche misure di sanità pubblica, disposto anche l'isolamento fiduciario per l'unico contatto noto della vittima (il Dolomiti)
L'elettricista di 55 anni di Treviso è deceduto dopo essere rientrato dall'Africa. In corso gli accertamenti per capire se si tratta della malaria scoperta dall'Oms (Open)
Quando è arrivato nel nostro Paese non è mai uscito di casa, finché la figlia non lo ha trovato senza vita. Sull’aereo che lo riportava in Italia dal Congo aveva già la febbre. (la Repubblica)
Le autorità sanitarie sono in allerta mentre si cerca di capire che cosa abbia provocato il decesso del nostro connazionale, anche se dalle ultime informazioni che sono state rilasciate pare si tratti di una forma grave di malaria. (il Giornale)
La segnalazione arriva dal Servizio Igiene Sanità Pubblica dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana di Treviso, e sono in corso accertamenti diagnostici in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma per risalire alle origini dell’infezione. (Il Sole 24 ORE)