La vittoria di Trump è ufficiale ma sul tycoon pesa l'ombra di Stormy Daniels
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Quattro anni dopo la rivolta dei sostenitori trumpiani, che assaltarono il Congresso, il Campidoglio ha certificato la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. È stata la stessa vicepresidente degli Stati Uniti, e avversaria alle elezioni, ad annunciare l'ufficializzazione del voto uscito dalle urne il 5 novembre. I Repubblicani hanno dedicato un applauso a Trump. L'ex vicepresidente Mike Pence, che si rifiutò di bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden, il 6 gennaio 2021, come gli aveva chiesto Trump, ha parlato di «vittoria della democrazia» sancita da una «transizione pacifica di poteri», quella che il tycoon non garantì dopo aver perso la sfida. (Il Dubbio)
La notizia riportata su altri giornali
Finisce con senatori e deputati a congratularsi con JD Vance, senatore dell’Ohio che fra 13 giorni diventerà vicepresidente. Il 40enne compagno di corsa di Trump è seduto in prima fila, e alle 13:35 quando la vicepresidente Kamala Harris – che guida il Senato – ha chiuso la Joint Session del Congresso con cui è stata certificata la vittoria del 5 novembre di Trump, schizza in piedi sorridente circondato dai compagni di partito. (La Stampa)
Il Congresso ha certificato la vittoria di Donald Trump senza nessuna obiezione o irregolarità e la vice presidente Kamala Harris lo ha ufficialmente 47esimo presidente degli Stati Uniti, ufficializzando anche la nomina di JD Vance a vice. (Tiscali Notizie)
"Oggi la democrazia americana ha resistito", ha detto ai giornalisti la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris dopo aver presieduto la certificazione della sua sconfitta contro Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre. (il Dolomiti)
Trump, dello stato della Florida, ha ricevuto 312 voti", ha annunciato la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, presiedendo la seduta del Congresso per la certificazione della vittoria del suo avversario. (Italia Oggi)
La vittoria elettorale di Trump è stata confermata prima del suo insediamento senza obiezioni da parte di alcun legislatore poiché il conteggio statale è stato annunciato alla Camera. (Naturaestrema)
A quattro anni dal quel 6 gennaio 2021 che rimarrà un momento (e una macchia) indelebile nella storia americana, in quello stesso Campidoglio preso d'assalto dai sostenitori di Donald Trump, il tycoon vede sancito il suo ritorno alla Casa Bianca. (il Giornale)