Processo telematico, Nordio a Chigi per parlare del disastro di “App”. Pd, M5s e Avs: “Fallimento imbarazzante, il ministro spieghi”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio finisce sotto accusa per l’esordio disastroso di App, il software sviluppato dal ministero per gestire la digitalizzazione del processo penale. Dal 1° gennaio, infatti, il deposito telematico è diventato obbligatorio per un’ampia fascia di documenti, ma l’inadeguatezza tecnica del sistema – già ampiamente denunciata dagli addetti ai lavori – ha costretto i presidenti dei Tribunali di tutta Italia a sospenderne l’uso già al primo giorno di ripresa delle udienze. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

“Senza le adeguate risorse finanziarie e umane, era inevitabile qualche difficoltà. Ci stiamo lavorando unitamente al Consiglio superiore della magistratura e alla Scuola superiore della magistratura”. (gnewsonline.it)

L’App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto digitalizzare il processo penale non va e per evitare il blocco dei processi bisogna tornare, almeno per ora, ai metodi tradizionali: carta e penna, o “analogico” come appare in termini più rigorosi sul provvedimento emesso dal presidente del Tribunale Paolo Vadalà martedì scorso. (corriereadriatico.it)

La settima Commissione del Csm ha avviato "un immediato monitoraggio" sull'estensione del processo penale telematico anche alla fase dibattimentale. (Tiscali Notizie)

Difficile esordio del rito penale digitale, salvagente nella carta

Un flop annunciato, visto che il decreto, tra pubblicazione ed entrata in vigore, è stato lanciato tra il 27 dicembre ed il primo gennaio, soprattutto senza sperimentazioni e risorse adeguate. Tanto che i… (la Repubblica)

Anche la Procura di Roma ha sospeso l'App sul processo penale telematico dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha "evidenziato numerosi malfunzionamenti" dell'applicazione. Il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, con un provvedimento firmato ieri, ha sospeso il processo penale telematico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Partenza al rallentatore per il processo penale telematico . L’obbligo di deposito degli atti in udienza preliminare e dibattimento, in vigore dal primo gennaio, ma a regime solo nelle ultime ore con la ripresa delle udienze, è stato di fatto sterilizzato, nei principali uffici giudiziari, dai provvedimenti dei presidenti dei tribunali e dei procuratori. (Il Sole 24 ORE)