Migranti, Ue vira a destra, proposte di deportazione in Uganda

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ESTERI

Il Consiglio europeo di ottobre, un summit di transizione con la Commissione von der Leyen bis non ancora in carica e le elezioni presidenziali Usa alle porte, sancisce lo spostamento a destra del consensus Ue in materia di migrazioni. Il vertice, depennato l’Eurosummit, è stato concentrato in una sola giornata e si è chiuso con l’adozione delle conclusioni su almeno due dei temi che più hanno impegnato i leader: guerra in Ucraina e migrazioni, mentre quelle sul Medio Oriente sono al momento ancora in lavorazione.

Tradizionalmente divisivo, tanto da essere spesso accuratamente evitato, il tema dei migranti è invece stato centrale nel Consiglio europeo di questo ottobre. Sugellando la svolta a destra già ampiamente emersa nei dibattiti della vigilia e dovuta essenzialmente al nuovo corso che l'Italia ha saputo imprimere al dossier. Roma guida la svolta, con l'Italia che propone di aumentare e accelerare i rimpatri e lavorare a soluzioni nuove per prevenire e contrastare la migrazione irregolare.

Al summit conclusosi nella tarda serata di ieri a Bruxelles, i leader dei 27 Paesi Ue hanno adottato, dopo il nulla di fatto degli scorsi vertici, un ricco testo di conclusioni in materia di flussi, che dà anche un assist alla prossima Commissione presieduta da Ursula von der Leyen. La discussione sulla migrazione, definita dal presidente del Consiglio europeo Michel "estremamente approfondita", rappresenta la maggiore novità perché rispetto al passato più recente c’è stato un cambiamento di atteggiamento, certificato dai contenuti della lettera sulla migrazione inviata dalla presidente von der Leyen ai leader Ue e anche dalla dichiarazione dei capi di Stato e di governo del Ppe (sono quattordici) che si sono riuniti prima dell’inizio del summit.

Il Consiglio europeo di ottobre ha segnato un cambiamento significativo nella politica migratoria dell'Ue, con un chiaro spostamento a destra e l'adozione di misure più rigide per il controllo dei flussi migratori.