Trump, pugno duro contro i migranti: per deportarli usa una legge del Settecento

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Vita ESTERI

Il Governo degli Stati Uniti ha deportato verso El Salvador 261 immigrati accusati di essere criminali. Lo ha fatto scavalcando l’intervento di un giudice che per due volte ha provato a bloccare il decollo dei voli verso lo Stato centroamericano. E, soprattutto, lo ha fatto riesumando dagli archivi di Capitol Hill una legge del diciottesimo secolo che, fino a oggi, era stata usata in appena tre occasioni. (Vita)

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È quanto ha statuito il giudice federale che ha bloccato temporaneamente l’utilizzo di questa legge da parte dell’amministrazione Trump. Il 47esimo presidente aveva deciso di applicarla ieri per procedere alla deportazione di cinque cittadini venezuelani appartenenti alla gang Tren de Aragua definendola «un'organizzazione terroristica straniera composta da migliaia di membri, molti dei quali residenti illegalmente negli Stati Uniti, che stanno conducendo una guerra fatta di azioni ostili contro gli Stati Uniti». (Corriere della Sera)

La Casa Bianca difende l'uso dell'Alien Enemies Act del 1798 per deportare immediatamente i membri di Tren De Aragua, una gang venezuelana designata dagli Usa come organizzazione terroristica. "L'amministrazione Trump ha agito nei limiti della legge nell'uso dell'Alien Enemies Act", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. (Tiscali Notizie)

Ieri più di 250 persone straniere sospettate di essere membri di due delle organizzazioni più spietate operanti sul territorio americano – l’ecuadoregna MS-13 e la venezuelana Tren de Agua –, sono state trasferite a El Salvador, piccolo Paese dell’America Centrale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Interessante dibattito sulla Sanità con esponenti regionali del Partito Democratico di Lariano, rappresentanti politici di comuni vicini e operatori del settore oltre a numerosi cittadini di Claudio Caponera (La Torre Oggi)

Era il 2004. Molti credevano ancora nel grande progetto di Hugo Chávez: rendere moderno il paese secondo gli auspici d… (la Repubblica)

Poche scelte come la deportazione di “immigrati pricolosi” riescono a chiarire il legame strettissimo tra politiche repressive interne e colonialismo di ritorno. (Contropiano)