Tren de Aragua, cosa è la gang con cui Trump giustifica le deportazioni di migranti
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All’inizio era un sindacato: duecento operai edili delle ferrovie chiamati a realizzare una delle opere più importanti del piano nazionale socialista per lo sviluppo ferroviario. Si dovevano collegare, via strada ferrata, gli Stati di Aragua e di Caraboto, nel nord del Venezuela. Era il 2004. Molti credevano ancora nel grande progetto di Hugo Chávez: rendere moderno il paese secondo gli auspici d… (la Repubblica)
Su altre fonti
"L'amministrazione Trump ha agito nei limiti della legge nell'uso dell'Alien Enemies Act", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. La Casa Bianca difende l'uso dell'Alien Enemies Act del 1798 per deportare immediatamente i membri di Tren De Aragua, una gang venezuelana designata dagli Usa come organizzazione terroristica. (Tiscali Notizie)
di Claudio Caponera Lariano (Rm) – Si è tenuto Martedì 18 Marzo presso la Sala Parrocchiale di Lariano un interessante dibattito dal titolo: “Sanità: Diritti e privilegi” promosso dalla locale sezione del Partito Democratico di Lariano. (La Torre Oggi)
Il 47esimo presidente aveva deciso di applicarla ieri per procedere alla deportazione di cinque cittadini venezuelani appartenenti alla gang Tren de Aragua definendola «un'organizzazione terroristica straniera composta da migliaia di membri, molti dei quali residenti illegalmente negli Stati Uniti, che stanno conducendo una guerra fatta di azioni ostili contro gli Stati Uniti». (Corriere della Sera)
E, soprattutto, lo ha fatto riesumando dagli archivi di Capitol Hill una legge del diciottesimo secolo che, fino a oggi, era stata usata in appena tre occasioni. Il Governo degli Stati Uniti ha deportato verso El Salvador 261 immigrati accusati di essere criminali. (Vita)
Per farlo è stata invocata una legge del ‘700 (e molti si domandano se ne sia stato fatto un uso legittimo). – L’amministrazione Trump fa sul serio quando parla di deportazione per gli immigrati criminali o presunti tali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La mossa dell’amministrazione Trump di trasferire in Salvador – piccolissimo stato centroamericano – alcune centinaia di presunti membri di una gang composta principalmente da salvadoregni e venezuelani ha infatti mostrato una violenta torsione della “divisione dei poteri” all’interno della molto presunta “democrazia” Usa, ma anche illuminato sul rapporto che il regime di Trump intende stabilire con il resto del continente americano. (Contropiano)