Accordo su Ita Lufthansa inviato all'Ue

Accordo su Ita Lufthansa inviato all'Ue
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L'Unione Sarda.it ECONOMIA

Ieri l'ennesima giornata frenetica per definire gli ultimi dettagli. E poi l'accordo che sancisce il tanto sospirato “sì” alle nozze tra Ita e Lufthansa. Dopo un weekend di trattative serrate, il Mef e il colosso dei cieli tedesco hanno siglato all'ultimo minuto utile l'intesa sul piano finale inviato poi a stretto giro a Bruxelles rispettando la scadenza fissata delle 23:59. Dopo la lite esplosa all'inizio della settimana scorsa per la richiesta di Francoforte di uno sconto sul prezzo che aveva fatto infuriare il Tesoro - non intenzionato a cedere a «ricatti» e a «svendere» la newco - i tedeschi hanno rinunciato alla corsa al ribasso. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri giornali

Alla mezzanotte di lunedì 11 novembre 2024 sarebbe scaduto l’accordo per l’acquisizione d’Ita da parte di Lufthansa e fino all'ultimo minuto l’operazione è rimasta in dubbio, a causa dello sconto chiesto dalla compagnia tedesca sulla cifra concordata per la transizione. (TrasportoEuropa)

Dopo un anno e mezzo di trattative, taglia il traguardo l'operazione Ita-Lufthansa - Ansa (Avvenire)

ROMA – Da gennaio 2025, Lufthansa prenderà il timone di Ita Airways che sarà integrata nel gruppo germanico dei cieli, un gigante con quasi 100 mila dipendenti. Ecco gli effetti che è ragionevole aspettarsi per la viaggiatrice e il viaggiatore comune. (la Repubblica)

Carsten Spohr, chi è il ceo-pilota di Lufthansa che «ha il kerosene nelle vene» e va in vacanza in Sardegna

Nei prossimi giorni, i funzionari di Bruxelles leggeranno i contratti che Ita e Lufthansa hanno firmato con tre … ROMA – Due mesi per prendere il comando di Ita Airways che, tra sessanta giorni, sarà dunque a guida tedesca. (la Repubblica)

Dopo un fine settimana di trattative serrate, la fumata bianca è arrivata poco prima della scadenza del termine per la consegna all’Ue del piano d’integrazione fra le due compagnie, fissata per la mezzanotte di ieri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La gestione complicata con i sindacati, i rapporti continui con gli «ortodossi» del management (i «signor No», come racconta più d’uno), la rivalità dei vettori mediorientali, i costi operativi eccessivi nei suoi hub principali, le crisi economiche globali, la pandemia. (Corriere della Sera)