Il crash di Crowdstrike e l'importanza della protezione cyber sulla catena di approvvigionamento (di F. Fiorini)

Il crash di Crowdstrike e l'importanza della protezione cyber sulla catena di approvvigionamento (di F. Fiorini)
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L'HuffPost ECONOMIA

Nel mondo attuale, intrinsecamente intrecciato con la tecnologia, la protezione informatica gioca un ruolo di vitale importanza. Tuttavia, quando si discute di sicurezza cyber, spesso si tende a concentrarsi principalmente sulle difese interne delle aziende, trascurando i rischi associati ai fornitori e ai partner commerciali. Un recente malfunzionamento che ha coinvolto Crowdstrike, un leader riconosciuto nella sicurezza informatica, ha evidenziato quanto sia fondamentale estendere le misure di protezione anche alla catena di approvvigionamento. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Ma la catastrofe digitale che venerdì ha scosso internet e le infrastrutture it di tutto il mondo non è stata innescata dal codice dannoso distribuito da cybercriminali, bensì da un software progettato per fermarli. (WIRED Italia)

L'incidente globale del 19 luglio ha rivelato la fragilità della nostra società connessa, evidenziando i rischi legati alla dipendenza dagli oligopolisti digitali. (Milano Finanza)

PUBBLICITÀ Fino a 8,5 milioni di dispositivi Windows sono stati colpiti dall'interruzione informatica di venerdì, dopo che l'aggiornamento dell'antivirus di Crowdstrike è andato a vuoto (Euronews Italiano)

Bloccati in Inghilterra dal bug, l'odissea degli studenti

La nuvola informatica colpita dal crash di CrowdStrike è un business per pochi: per quote di mercato il colosso dell’e-commerce ha il 31% delle infrastrutture e dei servizi, la società di Gates segue con il 25% (24+)

Dopo gli enormi disagi provocati dal blackout di CrowdStrike, adesso dobbiamo fare i conti con i gruppi di cyber-criminali che intendono approfittare della situazione per mettere a segno i loro colpi: in questi giorni, infatti, sta circolando un fix che dovrebbe aiutare a risolvere alcuni problemi provocati dal bug, ma che invece si è rivelato essere una trappola. (il Giornale)

La comitiva, formata da ragazzi di Castelmassa, Castelnovo Bariano e Bergantino, era partita ad inizio luglio dall’aeroporto di Bergamo alla volta di Liverpool per poter frequentare un corso di approfondimento linguistico a Southport. (La Voce di Rovigo)