L'Italia Under 17 vola agli Europei: la ricetta di Favo tra multietnicità e intelligenza calcistica

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Due minuti alla fine, e Destiny Elimoghale firma il gol che regala all’Italia Under 17 la qualificazione agli Europei in Albania. Un trionfo sofferto, quello contro la Croazia, chiuso sul 2-1 dopo una partita in bilico fino all’ultimo respiro. Massimiliano Favo, seduto in panchina, ha trattenuto l’emozione mentre i suoi ragazzi confermavano di saper vincere anche quando il tempo sembrava complottare contro di loro.

Quella di Karlovac, disputata al 'Branko Čavlović-Čavlek' dopo il rinvio per maltempo, non è stata una semplice vittoria: è l’ennesimo capitolo di una storia che, dalla scorsa primavera, vede gli azzurrini dominare nel calcio giovanile. Campioni d’Europa in carica, hanno superato il turno con autorità, dimostrando una freddezza che pochi si aspettano da adolescenti. "Non abbiamo mai dubitato", ha spiegato Favo, sottolineando come la squadra abbia reagito sotto pressione.

Il segreto? Per il tecnico, tutto parte dalla composizione del gruppo. "Alleno ragazzi multietnici e ragionatori", ha detto, evidenziando un mix di culture e mentalità che sembra tradursi in creatività in campo. Non è un caso che a decidere la partita sia stato Elimoghale, giovane promessa della Juventus, capace di trasformare un’azione apparentemente innocua in un’occasione da gol. Accanto a lui, altri talenti come Longoni e Comotto hanno contribuito a un gioco collettivo che punta più sull’intelligenza che sulla forza fisica.

Intanto, anche l’Under 16, guidata da Scarpa, ha dato prova di vitalità nelle amichevoli contro la Germania, con Thomas Corigliano tra i protagonisti. Seppur in contesti diversi, le due nazionali giovanili condividono una filosofia basata sul coraggio e sulla tecnica, elementi che potrebbero segnare il futuro del calcio italiano.