Capodanno, malore in piazza Duomo a Milano: giovane soccorso dalle forze dell'ordine
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Festeggiamenti per il Capodanno anche a Milano, dove si è registrato un malore in piazza Duomo. Un ragazzo è stato soccorso subito dopo la mezzanotte dai sanitari e dalle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa. Centinaia le persone in piazza per salutare l'anno nuovo. (Corriere TV)
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Ma anche un italiano residente in un piccolo comune del Pavese, figlio di una donna che convive con un tunisino. Sono una dozzina i giovani identificati da polizia e carabinieri a Milano per un video pubblicato sui social con offese agli italiani e alla polizia girato durante la notte di Capodanno in piazza Duomo. (Corriere Milano)
Mentre il caso di Cecilia Sala, ostaggio nelle mani del regime iraniano, non sembra destinato a risolversi in tempi brevi, e viene per lo più strumentalizzato dai giornali e dalle opposizioni di sinistra per polemizzare con il governo Meloni e gli Stati Uniti, sono molteplici gli eventi di queste prime ore del 2025 che ci ricordano come il virus islamista si stia diffondendo all’interno dei nostri confini a causa di decenni di immigrazione incontrollata. (Nicola Porro)
MILANO. "Italiani di m.." e "Polizia di m..." gli insulti contenuti in un video che circola sul web. (La Provincia Pavese)
Eppure, non sembrano volersi integrare minimamente, anzi, dichiarano di non voler festeggiare il capodanno. Più musulmani che cristiani in Duomo in occasione dell’ultimo veglione di San Silvestro. (Liberoquotidiano.it)
Sono in corso le attività per identificare i ragazzi che a Milano durante i festeggiamenti del 31 dicembre, hanno rivolto insulti all’Italia, offese alle forze dell’ordine e comportamenti aggressivi. La decisione arriva dal Viminale: per risalire ai responsabili, gli investigatori stanno analizzando i video, girati la notte di Capodanno in piazza Duomo, che da tre giorni circolano sui social. (Open)
“Le scene a cui abbiamo assistito in Piazza Duomo a Milano rappresentano un segnale gravissimo e inaccettabile. Si tratta di comportamenti che non solo offendono la dignità delle nostre comunità, ma mettono in evidenza il rifiuto netto di ogni integrazione nel contesto sociale e democratico italiano”. (COISP)