Disastro maltempo, le Misericordie toscane al lavoro nel bolognese

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LA NAZIONE INTERNO

– Prosegue senza sosta l'impegno dei volontari delle Misericordie toscane nel bolognese, territorio in ginocchio per i gravi danni causati dal maltempo. Mentre si avviano alla conclusione gli interventi nelle zone toscane colpite dalle alluvioni, in Emilia il lavoro dei volontari continua a essere fondamentale per riportare al più presto la situazione sotto controllo. Dal fine settimana scorso, circa 80 volontari toscani, inseriti nella colonna nazionale delle Misericordie attivata dal dipartimento nazionale di Protezione Civile, sono operativi ogni giorno sia al Centro di coordinamento emergenze di Pistoia che nei territori maggiormente colpiti dagli allagamenti. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri media

Le abbondanti piogge hanno messo in luce le preoccupazioni che Confabitare, associazione proprietari immobiliari, aveva già sollevato tempo fa: «l’apertura del canale ha messo a rischio la sicurezza e la vivibilità della zona, le precipitazioni... (NT+ Condominio)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

A metà settembre lo aveva spiegato l’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr parlando proprio della tempesta Boris e del sistema ciclonico che si era spostato dall’Europa nord-orientale alla Penisola: “L’amplificazione del processo di evaporazione, a causa delle elevate temperature del Mar Adriatico, ha ulteriormente alimentato il sistema, immettendo in atmosfera ingenti quantità di vapore acqueo trasportate dal Mediterraneo meridionale verso l’Adriatico”. (Il Fatto Quotidiano)

Responsabile Coe Nord Croce Rossa: "in 200 al lavoro tra Bologna e Reggio Emilia"

Rendere «porosa» la città, ridare spazio alle acque in pianura, tornare alla manutenzione garantita un tempo in montagna dall’agricoltura e cambiare visione di sviluppo. Sono «questioni enormi» quelle da affrontare secondo Paola Bonora, già docente di Geografia all’Alma Mater. (Corriere della Sera)

Un aiuto tangibile, indubbiamente utile al fine di far fronte all’emergenza in corso. Una mano tesa a favore dei territori dell’Emilia Romagna colpiti dalla furia dell’acqua. (LA NAZIONE)

Duecento risorse, tra personale dipendente e volontari, sta rispondendo sia su Bologna, dove sono ancora in atto le operazioni di sgombero, che su Reggio Emilia (Adnkronos)