Auto, pressioni Ppe su von der Leyen per il motore a combustione. 'Sì' ai bio-carburanti

Auto, pressioni Ppe su von der Leyen per il motore a combustione. 'Sì' ai bio-carburanti
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EuNews ECONOMIA

Bruxelles – Auto, avanti con la rivoluzione sostenibile, ma con moderazione. I popolari (Ppe) sfidano Ursula von der Leyen, anche lei del Ppe, chiedendo un cambio di rotta del Green Deal per l’automobile. Il principale gruppo parlamentare (188 seggi sui 720 complessivi) approva un documento volto, si spiega, a salvare l’industria automobilistica europea. Un testo di sei pagine che se non boccia la condotta della precedente Commissione Ue ne mette sicuramente in dubbio l’efficacia. (EuNews)

Su altre fonti

"La Commissione europea deve anticipare al 2025 la revisione prevista per il Regolamento Ue 2019/631, al fine di correggere la messa al bando dei veicoli a combustione interna e fornire al settore certezza giuridica e sicurezza di pianificazione il più presto possibile possibile", si legge nella posizione comune del Ppe. (Tiscali Notizie)

Le multe Il tema più urgente è quello delle salatissime multe previste a partire dal 2025 per le case automobilistiche che non centrano i target intermedi di tagli delle emissioni. (Nicola Porro)

Una bozza del gruppo di maggioranza all'Europarlamento delinea una posizione di realismo sugli obiettivi del 2035 e il "solo elettrico". (Auto.it)

Bruxelles apre sull'auto: «Pronti a lavorare sull'addio a benzina e diesel senza penalizzare le aziende»

Le richieste Secondo il Ppe, la pressione per rispettare gli obiettivi ambientali fissati per il 2025 rischia di essere troppo severa per molte imprese, soprattutto in un contesto di incertezze economiche globali. (Economy Magazine)

Il Partito popolare europeo ha approvato il 'piano per salvare l'industria dell'automotive' per chiedere a Bruxelles di rivedere il sistema delle multe previste dal 2025 per le case automobilistiche che non centrano i target intermedi di tagli delle emissioni. (Il Messaggero - Motori)

Stéphane Séjourné, 39 anni, francese, molto vicino al presidente Macron, è vicepresidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale. «Ho scelto l’Italia come mia prima missione fuori dal Belgio. (Corriere della Sera)