Urso: "Anticipare al 2025 la revisione del regolamento sulla CO2"
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Raggiungere l'obiettivo della sostenibilità, ma attraverso una normativa semplificata, realistica e basata sulla neutralità tecnologica. La posizione italiana sui problemi dell'industria automotive è emersa chiaramente nella conferenza "Ritrovare la strada" organizzata da Anfia, l'associazione nazionale che rappresenta la filiera dell'industria automobilistica. Dopo l'introduzione del presidente Anfia Roberto Vavassori, ha preso la parola il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, per indicare chiaramente alcune delle richieste italiane incluse in un documento da recapitare a Bruxelles (La Gazzetta dello Sport)
Su altri media
Il centrodestra europeo rompe gli indugi e chiede alla Commissione di ripensare il provvedimento più discusso del Green Deal (Open)
"La Commissione europea deve anticipare al 2025 la revisione prevista per il Regolamento Ue 2019/631, al fine di correggere la messa al bando dei veicoli a combustione interna e fornire al settore certezza giuridica e sicurezza di pianificazione il più presto possibile possibile", si legge nella posizione comune del Ppe. (Tiscali Notizie)
Il Partito Popolare Europeo, che ad oggi costituisce il più grande gruppo politico del Parlamento Europeo, intende fare pressione su Bruxelles con l’obiettivo di rivedere la norma che vieterà la vendita di tutte le automobili a benzina e diesel a partire dal 2035. (ClubAlfa.it)
Un testo di sei pagine che se non boccia la condotta della precedente Commissione Ue ne mette sicuramente in dubbio l’efficacia. I popolari (Ppe) sfidano Ursula von der Leyen, anche lei del Ppe, chiedendo un cambio di rotta del Green Deal per l’automobile. (EuNews)
Nel documento il Ppe chiede anche di garantire un approccio 'tecnologicamente neutrale' al traguardo finale del 2035 (che prevede lo stop ai nuovi veicoli a benzina e diesel), per consentire l'uso un mix di tecnologie più ampio rispetto al solo elettrico e idrogeno, tra cui biocarburanti ed e-fuels. (Tuttosport)
È la classica montagna che partorisce un topolino. Il Partito Popolare Europeo, il perno su cui si regge la maggioranza che sostiene la Commissione Ursula II, ha presentato il suo cosiddetto “piano per salvare l’industria dell’automotive” europea, in concreto una richiesta di correttivi alla stringente tagliola green che loro stessi avevano pomposamente predisposto insieme alla Ursula I. (Nicola Porro)