Arriva la pensione per gli influencer
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Una volta, se chiedevamo a un bambino cosa volesse fare da grande, le risposte erano le più disparate: dal carabiniere al pilota di aereo, dal meccanico al conducente di treni. Era la vita normale di un tempo, spingere queste generazioni a sognare di trovare un lavoro in linea con i giochi che si facevano allora. I tempi cambiano, e cambiano anche i sogni. Provate a fare la stessa domanda ai bambini di oggi: sicuramente troverete qualcuno che dirà di voler diventare un influencer.
I social ci hanno ubriacato con contenuti trash, ingannevoli, con baby influencer di otto anni impegnate a insegnarci la skin care o a come abbinare la pochette taroccata di Gucci. Ci hanno tempestato con donne iperfiltrate che ci hanno fatto sentire orribili al confronto, con ragazzine intente a spiegarci le regole dei Calippo tour. Sì, il Calippo tour. Insomma, contenuti che vanno oltre il cattivo gusto, che sono fatti di nulla e ci tengono comunque inchiodati allo schermo del telefonino a scrollare video e clip.
La nuova consultazione pubblica Agcom, aperta fino al 25 gennaio 2025, mira a rivedere le linee guida per l'influencer marketing. Focus su trasparenza, applicabilità del TUSMA e integrazione con la Digital Chart dell'IAP per una regolamentazione più efficace. Anche gli influencer dei social media potranno ottenere la pensione. C'è un provvedimento allo studio dell'Inps, che ha elaborato una circolare (sarà pubblicata a breve) per fare il punto sulle norme previdenziali che riguardano i "content creator" e, più in generale, i professionisti digitali come influencer e talent manager.
Le nuove figure del lavoro digitale potranno così versare i contributi utili per costruirsi un futuro previdenziale.