Eleonora Chinello, folla e palloncini bianchi al funerale della 14enne travolta e uccisa
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È il giorno del dolore per la comunità di Sant'Angelo di Piove che oggi, sabato 9 novembre, dà l'ultimo saluto a Eleonora Chinello, morta a 14 anni (il 28 ottobre) in un incidente stradale mentre andava a scuola. Chiesa gremita per le esequie, con tantissimi amici e conoscenti della famiglia che hanno preso posto tra i banchi già un'ora prima dell'inizio della cerimonia fissato per le 10.30. Affollatissimo anche il sagrato all'arrivo della bara bianca ricoperta di rose, accolta da centinaia di persone. (ilgazzettino.it)
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I palloncini bianchi liberati dopo il funerale hanno metaforicamente accompagnato in cielo l’anima di Eleonora Chinello alla fine della cerimonia funebre che si tenuta nella chiesa parrocchiale alla presenza di un paese intero. (Il Mattino di Padova)
Veglia su di noi angelo caro». «Cara Ele, conoscendoti, così che avresti voluto abbracciare anche il ragazzo che hai incrociato lunedì, per provare a dargli un po' di sollievo, avvolgici tutti con la spensieratezza della tua giovane età, sui pensieri oscuri che ci avvolgeranno. (ilgazzettino.it)
La bara bianca di Eleonora, coperta da un cuscino di rose bianche, è stata accompagnata lungo la navata dai genitori, Massimiliano e Silvia, e i fratellini Mariavittoria e Luigi, nel silenzio dei presenti (Rebeccca Luisetto). (video.corrieredelveneto.corriere.it)
La studentessa si stava recando alla fermata dell’autobus per raggiungere la sua scuola a Dolo. Le esequie si sono tenute a Sant’Angelo di Piove di Sacco (Padova) dopo il nulla osta ottenuto solo ieri: le autorità hanno ritenuto necessario effettuare l’autopsia. (il Resto del Carlino)
Quando ti portavo nei campi per vedere se i raccolti andavano bene tu eri curiosa di tutto». «Eleonora potrebbe ancora sorridere se ora mi sentisse raccontarvi un po’ di cose. (Corriere della Sera)
La cerimonia, iniziata alle 10.30, è stata un momento di intensa commozione, con la bara bianca di Eleonora coperta da un cuscino di rose bianche, simbolo di purezza e innocenza, accompagnata lungo la navata dai genitori, Massimiliano e Silvia, e dai fratellini Maria Vittoria e Luigi. (La Voce di Rovigo)