«Iddu»: la mafia diventa una farsa, anzi no. E il film di Piazza e Grassadonia si perde per strada

«Iddu»: la mafia diventa una farsa, anzi no. E il film di Piazza e Grassadonia si perde per strada
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Quasi vent'anni fa, in una di quelle trame oscure di cui è densa la storia d'Italia, i Servizi Segreti avevano ideato un piano per catturare il super latitante mafioso Matteo Messina Denaro. Era il 2004 e l'idea era di fargli arrivare delle lettere dal suo padrino, l'ex sindaco del suo paese d'origine, molto legato all'amatissimo padre di Matteo. La scelta di Piazza e Grassadonia è conferire a questa vicenda, che poi sfumò in un nulla di fatto perché la trama fu rivelata ai giornali, i toni di una farsa. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

LIDO DI VENEZIA. Potrebbe essere la tragedia di un uomo ridicolo, megalomane, maniacale, se non fosse che, tra le sue dichiarazioni celebri, ce n’è una, rilasciata prima dell’infinita latitanza, che gela il sangue: «Con le persone che ho ucciso potrei riempirci un mio cimitero privato». (La Stampa)

Daniela Marra ci parla del proprio mestiere, delle sue radici e di Iddu, film in concorso al Festival di Venezia 2024: «L’integrità è anche qualcosa di coraggioso» (Vogue Italia)

"Hanno ritrovato nel suo covo libri di Vargas Llosa, di Baudelaire, di Dostoevskij. E i dvd del Padrino, ma anche di film di Michelangelo Antonioni, e di Rocco Papaleo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Iddu - L'ultimo padrino, la recensione video: un film grottesco e imprevedibile

Le parole che ricorrono più spesso nelle riflessioni di Elio Germano e Toni Servillo a proposito di «Iddu», il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, sono «grottesco» e «ridicolo». (Corriere della Sera)

Pubblicazione: 06 settembre alle 01:36 (BadTaste)