Dagli uccelli ai bovini (e poi?) H5N1, il virus campione del salto di specie

Dagli uccelli ai bovini (e poi?) H5N1, il virus campione del salto di specie
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Corriere della Sera SALUTE

Ormai sarete ben consapevoli del significato del termine "pandemia", visto che ne abbiamo vissuta una sulla nostra pelle. Una pandemia sembra il massimo della devastazione biologica perché aggredisce "pán" (tutti) e "demos" (il popolo). Ma c'è una forma di malattia infettiva che è ancora più devastante e pericolosa della pandemia. La panzoozia. Il termine è abbastanza comprensibile dal punto di vista della sua etimologia: ovvero è una infezione che colpisce tutti gli animali, compreso l'uomo che, pur essendosi autobattezzato Homo sapiens, rimane pur sempre un animale. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Come i due contagi registrati la scorsa settimana nello stesso Stato, anche in questo caso è stata segnalata un'esposizione professionale a mucche da latte infette. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno «confermato un terzo caso umano di influenza aviaria H5 in California». (ilmessaggero.it)

Il dipartimento di Sanità Pubblica della California ha segnalato altri 5 possibili casi di virus A/H5N1 tra addetti agli allevamenti. Influenza aviaria, in California scoppia l'allarme: altri cinque persone potrebbero essere state contagiate Se fossero confermati, la conta di persone infettate dal virus dell'aviaria nello Stato salirebbe a 11. (ilmessaggero.it)

Alla fine di settembre sono arrivate notizie preoccupanti dal Missouri. Sei operatori sanitari dello stato americano hanno sviluppato lievi sintomi respiratori dopo aver assistito il primo paziente che ha contratto l'influenza aviaria senza contatti con animali infetti, alimentando il timore che il contagio potesse avvenire anche da una persona all’altra. (WIRED Italia)

Pandemia di Aviaria, i segnali dagli Usa: l'allarme di Bassetti e la situazione in Italia

Per l'infettivologo anche il nostro paese è a rischio: "È solo questione di tempo" ROMA – “Negli Usa l’influenza aviaria non si ferma più: negli ultimi 7 mesi, sono stati 20 i casi negli esseri umani e oltre 300 le mandrie di bovini che sono state contagiate”. (Dire)

Sebbene il rischio per ⁣la salute umana sia attualmente basso, è fondamentale mantenere una sorveglianza costante per monitorare eventuali mutazioni del virus ​che potrebbero‌ aumentare la sua pericolosità. (Tempo Italia)

L'influenza aviaria sarà la prossima pandemia, dobbiamo prepararci. L'infettivologo Matteo Bassetti ha messo in guardia più volte sul possibile rischio che arriva dal virus dei polli. E con l'aumentare dei casi umani negli Stati Uniti la previsione non fa che avvalorarsi. (Adnkronos)