Influenza aviaria, Cdc USA: "Rilevati due casi umani in California, esposti a mucche infette"

Influenza aviaria, Cdc USA: Rilevati due casi umani in California, esposti a mucche infette
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RIFday SALUTE

Roma, 8 ottobre – Il costante e stretto monitoraggio dei casi di influenza aviaria A (H5) tra gli umani ha rilevato due nuovi contagi in California, entrambi riferiti a persone con esposizione professionale a bovini da latte. Lo hanno reso noto i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) che stanno ora indagano sui due casi di infezione. L’identificazione dell’H5 “nelle persone esposte ad animali infetti non è inaspettata e non cambia la valutazione del rischio per la popolazione, che continua ad essere basso”, rassicurano in ogni caso i Cdc. (RIFday)

Su altri giornali

Allerta nel Cremasco, dove si è verificato un focolaio di influenza aviaria in due allevamenti con circa 100mila tacchini. (corriereadriatico.it)

L'influenza aviaria sarà la prossima pandemia, dobbiamo prepararci. L'infettivologo Matteo Bassetti ha messo in guardia più volte sul possibile rischio che arriva dal virus dei polli. E con l'aumentare dei casi umani negli Stati Uniti la previsione non fa che avvalorarsi. (Adnkronos)

Sebbene il rischio per ⁣la salute umana sia attualmente basso, è fondamentale mantenere una sorveglianza costante per monitorare eventuali mutazioni del virus ​che potrebbero‌ aumentare la sua pericolosità. (Tempo Italia)

La corsa a un vaccino a mRna contro l'influenza aviaria

I timori per la diffusione dell'influenza aviaria, che ha già dimostrato di poter fare il salto di specie, cioè da bovini infetti all'uomo, sta alimentando la corsa per un vaccino a mRNA capace di prevenire un'eventuale pandemia. (L'HuffPost)

Si tratta del terzo caso in Lombardia dopo altri due in allevamenti della provincia di Cremona. Nel Bresciano si allevano circa 5 milioni di capi e il rischio di contagio è considerato molto elevato, per questo sono partiti subito gli abbattimenti in modo da evitare il propagarsi della malattia. (QuiBrescia.it)

I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie sottolineano che finora il soggetto in questione è l'unico risultato positivo alla malattia; Se però uno degli operatori sanitari è risultato negativo, gli altri non sono stati testati (pur fornendo campioni di sangue per ulteriori analisi). (WIRED Italia)